Grumes sotto shock. «Addio grande Marco»

Il dolore del sindaco Simone Santuari

Il ricordo di Marco Pojer non è quello dell'alpinista conosciuto alle cronache, perchè lui a Grumes era soprattutto il cuoco dell'asilo. Lo faceva da quindici anni e per questo tutti sanno chi è. Si è visto passare davanti chiunque in paese abbia meno di vent'anni. E insieme i rispettivi genitori e parenti. Eppure la montagna era una passione grande, tanto che in Nepal era andato con un amico esperto, Renzo Benedetti, con cui è morto nel terremoto di sabato. Oggi la notizia del decesso è arrivata in Italia. Era con altri alpinisti nel nord del Paese, verso il Tibet, nella Rolwaling Valley, un ambiente dalla natura selvaggia e affascinante, dove il trekking ti porta tra i sentieri degli sherpa e fra i loro villaggi.

Pojer, 53 anni, una sorella che vive in un paese vicino, non era sposato e viveva con la madre, ora rimasta sola, spiegano il sindaco del paese, Simone Santuari, e la vicesindaca Vera Rossi. "Per domani sera - riferisce il sindaco - ho convocato un Consiglio comunale, poi andremo tutti dalla madre, cercheremo di starle vicino e lo farà tutto il paese. Qui lo conoscevano tutti: siamo in 400. Non era mai mancato un giorno dal suo lavoro alla scuola materna. Adesso aveva chiesto un mese di aspettativa. Era entusiasta di partire, era il suo secondo viaggio".

"Era molto attivo a Grumes - dicono sindaco e vicesindaca - nelle feste di paese, così come con chi aveva bisogno d'aiuto. "Dopo il terremoto in Emilia Romagna - aggiunge Santuari - aveva contattato degli amici ed era andato nei fine settimana là per aiutare. Si vedevano ancora adesso: gli amici venivano qua e lui tornava da loro. Faceva parte anche dell'associazione Progetto Prijedor per la ex Jugoslavia. Ed era un alpino, tra i membri più attivi dell'associazione".

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