Addio a Vigilio Sartori ex sindaco di Caderzone

di Denise Rocca

Se n’è andato a 76 anni Vigilio Sartori, storico dirigente scolastico della val Rendena, sindaco per vent’anni del Comune di Caderzone Terme e Cavaliere della Repubblica.

Persona estremamente riservata, la notizia della sua morte è arrivata improvvisa e in tanti lo hanno ricordato e hanno partecipato alle esequie ieri pomeriggio. Uno dei grandi meriti che gli vengono riconosciuti è quello di aver preservato dalla speculazione edilizia la piana di Caderzone, oggi parco agricolo.

«Dagli anni Settanta ai Novanta ci fu il boom economico e le speculazioni edilizie in val Rendena erano all’ordine del giorno - ricorda l’attuale sindaco di Caderzone Terme, Marcello Mosca -. Vigilio fu molto bravo a non cedere alla costruzione di condomini e appartamenti che era percepita come una cosa normale e positiva al tempo, il progresso. Oggi Caderzone è rinomato per il suo parco agricolo e penso che gran merito sia proprio di Virgilio: è stato lungimirante, in quegli anni era facile e quasi scontato cedere alle speculazioni, a questa idea che cementificare e costruire fosse la cosa giusta da fare. La piana di Caderzone oggi è frequentata da migliaia di persone ogni anno, in bici, a piedi, da famiglie con i passeggini e lo dobbiamo a lui. Ogni giorno che passa ci rendiamo conto la scelta di quella giunta guidata da Vigilio fu incredibile: poche settimane fa abbiamo vinto un premo green come comune e il parco agricolo è stato il cuore di quel riconoscimento. La conservazione della piana di Caderzone rimarrà per sempre un regalo grandissimo che Vigilio ha fatto al suo paese».

Sartori è stato una figura pubblica anche per il suo ruolo all’interno della scuola: divenne dirigente scolastico negli anni in cui nacquero gli istituti comprensivi, in un momento di grande cambiamento.

A ricordarlo Claudio Cominotti, che ha collaborato con lui per 25 anni e per 15 è stato il suo vicario, lavorando fianco a fianco: «Vigilio è stato un funzionario rigoroso, capace di governare la complessità di avere un centinaio di dipendenti come accadde al tempo quando ci fu il passaggio da direttore didattico a dirigente scolastico con l’avvento degli istituti comprensivi - racconta Cominotti -. Era molto capace nel condurre le riunioni con efficacia, tenendo d’occhio gli obiettivi da raggiungere, ma dall’altra aveva anche una grande umanità, era capace di comprendere i problemi di ciascun insegnante e tenerli in considerazione nell’applicare poi le regole e quegli aspetti burocratici e organizzativi di cui la scuola necessita. Era molto riservato ed essenziale nei rapporti ma molto rispettoso dell’umanità, dei bisogni e delle idee degli altri, che fossero insegnanti, genitori o ragazzi».

Sindaco fino agli anni Novanta, dirigente fino al 2006, Vigilio Sartori nel suo ruolo pubblico ha lasciato il segno in Val Rendena. L’uomo che è stato è ricordato con affetto e stima dai suoi compaesani che, ieri, si sono stretti alla moglie Manoela e al figlio Mattia per dirgli addio.

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