Ponte Arche, iniziati i lavori di abbattimento della chiesa di Maria Ausiliatrice

È iniziato l’abbattimento della chiesa di Maria Ausiliatrice di Ponte Arche: si è partiti dalla canonica e si procederà mettendo in sicurezza l’abside, che sarà preservato, per poi abbattere il resto dell’edificio nel giro di pochi giorni. La via Crucis in legno della chiesa attuale nei giorni scorsi è stata staccata da una ditta specializzata e verrà poi ricomposta sotto forma di quadri nell’edificio ultimato.
 
I lavori sono iniziati lunedì, dopo che il 24 ottobre è arrivato il decreto della Cei di Roma che ha ufficializzato il finanziamento di 950 mila euro come contributo per il nuovo edificio ecclesiastico. Da questo momento, si è potuto procedere con l’iter per l’avvio di un cantiere molto atteso dalla comunità di Ponte Arche. Un cantiere che dà anche seguito a due importanti lasciti che, negli anni, sono stati destinati alla parocchia di Ponte Arche: prima il lascito di Maria e Luigi Valentinotti, di cui una parte, negli anni, è stata usata per l’oratorio e una parte, 200 mila euro, andranno oggi nella ristrutturazione della chiesa; poi il lascito di Raffaella e Renzo Cazzolli, del 2011, che per il nuovo edificio di culto hanno donato nel loro testamento 250 mila euro. Due lasciti frutto di una grande fede e generosità verso la comunità, che hanno anche due legami particolari: Luigi Valentinotti era sindaco quando la chiesa di Ponte Arche venne eretta, menre Raffaella Rigotti in Cazzolli fu la prima bambina battezzata in quella chiesa. Ai due lasciti gestiti e custoditi dal Consiglio affari economici della parrocchia si è aggiunto poi il finanziamento concesso dalla Provincia di 668 mila euro. È quindi di circa 2 milioni di euro il costo complessivo del cantiere per la ristrutturazione e l’ampliamento della chiesa, e ci vorranno un paio di anni per poter entrare nel nuovo edificio. Intanto già da qualche domenica la Messa viene celebrata, e così sarà per tutto l’inverno, nel teatro dell’oratorio, mentre d’estate si farà nella tensostruttura nel piazzale lì vicino.
 
Una nuova chiesa che verrà costruita su progetto dell’architetto Sandro Giongo di Ponte Arche, alla quale stanno lavorando ditte locali: l’impresa Caliari di Cares per la parte edile, gli impianti elettrici a cura della Martinelli di Ponte Arche, quelli termoidraulici della Termoclima Srl di Poia, la falegnameria Parisi di Cares fornirà i serramenti, e i pavimenti saranno realizzati dalla Stilcasa Srl di Ponte Arche. Di questi lavori si parla concretamente dal 2011, in parte per rispondere alla necessità di una chiesa divenuta stretta per una località che negli anni è cresciuta molto e ospita un importante turismo estivo, in parte perché da quando fu eretta, negli anni ‘30 con il contributo sia di manodopera che economico di molti cittadini, a parte l’aggiunta del riscaldamento non è mai stata oggetto di lavori e i segni del tempo sono diventati evidenti. La nuova chiesa sarà il doppio dell’attuale: l’ampliamento è previsto nella parte a monte e si passerà dall’accogliere 120 fedeli a 240, inoltre cambierà anche l’orientamento con il posizionamento dell’altare ad est, come previsto dall’ordinamento liturgico.

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