"Patto fra generazioni per lo sviluppo sostenibile Nelle Valli Giudicarie è già una realtà"

«Lo sviluppo sostenibile locale, che si pone il tema del patto generazionale, cioè di che cosa le generazioni attuali possono lasciare a quelle future, in Giudicarie è già una realtà». 
Lo ha detto Mariangela Franch, ricercatrice nell’ambito dell’innovazione e del management turistico all’Università di Trento dopo aver ascoltato, sabato pomeriggio, le esperienze raccontate da 12 imprenditori giudicariesi in un video realizzato dagli studenti della classe IV dell’Upt (Scuola delle professioni per il terziario) di Tione. 
A Palazzo Lodron Bertelli, l’occasione per confrontarsi sulla questione sopra menzionata l’ha data il convegno «Economia alpina, sostenibilità e beni comuni» organizzato dall’associazione Gruppo Donne Rendena insieme al Centro professionale Upt e al Comune di Caderzone Terme.  
 
I 12 intervistati sono persone che vivono e lavorano in Giudicarie, donne e uomini, alcuni giovani, altri adulti, tutti protagonisti di attività fortemente integrate con il territorio, improntate alla sostenibilità e alla ricerca della qualità. Esperienze che sono la dimostrazione di come in Giudicarie, come è stato affermato sabato, ci sia «dinamismo progettuale» e «fermento di iniziative di qualità». Anche se non sempre è facile lavorare e crescere. 
Così, tra chi ha parlato sabato, Nicola Del Monte (azienda agricola e ristorante «Filanda de Boron»), che produce vino di alta qualità a Tione di Trento e si definisce «vignaiolo super bio», ha affermato che «per lui il limite più difficile da superare è stato  quello di mettersi in gioco, di provarci». Poi, Manuel Cosi di Giustino (Azienda agrituristica «La Trisa»), allevatore di razza Rendena e produttore di yogurt e formaggi biologici, ha posto l’accento sulla «troppa burocrazia che ci fa far fatica a lavorare», mentre un messaggio diretto è arrivato da Mauro Povinelli (azienda agricola «La Stria di Bò») allevatore di razza Rendena di Carisolo, una laurea in  Agraria e un dottorato a Padova che lo hanno portato alla scelta di portare avanti l’azienda agricola di famiglia: «La rigidità delle regole di Trento, Roma e Bruxelles - ha detto - ci uccide e permette a speculatori che vengono da fuori di affittare le malghe attraverso aziende che nemmeno esistono».  
 
Marco Albertini, di Spiazzo, che si occupa di attività outdoor rivolte al turismo, ha invece evidenziato l’importanza dell’integrazione del prodotto turistico con il territorio. Rivolto in particolare agli studenti il bel messaggio di Claudio Collini che, con il fratello Paolo, ha messo in piedi il pluripremiato Birrificio Val Rendena: «Ci tengo a dire che siamo in un territorio fortunato, dove fare impresa è possibile. C’è però un ostacolo, la paura di provarci, che è possibile superare solo facendosi conoscere, mettendo in contatto i giovani con il tessuto economico-sociale come fatto con questa iniziativa». Matteo Martini, invece, ha recentemente avviato, a Spiazzo, l’agenzia di servizi turistici «Alpenrent» che, oltre ad aiutare i proprietari ad affittare i propri immobili, cerca di valorizzare in modo positivo, a fini turistici, il patrimonio di seconde case presente oggi in Trentino. Da Fiavè, Marina Clerici Rasini, proprietaria di Castel Campo, location storica, e a dir poco suggestiva, di attività, iniziative, eventi, in estate sede di campus estivi per bambini malati, si è invece chiesta se in futuro «potrebbe esserci spazio per progetti che valorizzino anche il senso del surreale e del mistero della natura». E, poi, gli altri presenti nel video: Antonella Bellutti (Andogno, locanda «Le Itinerande»), Matteo Ciaghi (Val Brenta, casa per ferie «Prà de la casa»), Andrea Mattei (Vigo Lomaso, azienda agricola biologica «Maso Redont»), Riccardo Collini (Mortaso, azienda di coltura e lavorazione prodotti locali), Marina Finazzi (Por, azienda agrituristica «La Meta»). 
Attorno, a cucire in una cornice teorica le esperienze di vita e di lavoro, i relatori del convegno: dall’Università di Trento Mariangela Franch e Geremia Gios, per tre mandati sindaco e oggi assessore del Comune di Vallarsa, dove ha preso decisioni importanti per favorire la vitalità della sua comunità e bloccarne l’abbandono, poi l’esperto di marketing e turismo Paolo Coser e la commercialista Patrizia Pizzini. Ad aprire l’incontro la presidente del «Gruppo Donne Rendena» Luisa Romeri, l’assessora del Comune di Caderzone Terme Flavia Frigotto, Claudio Nicolussi, direttore del Centro di formazione professionale Upt di Tione e Sharon Masè in rappresentanza degli studenti che hanno realizzato il video facendosi primi attori di un interessante percorso di conoscenza del proprio territorio. Tra gli interventi dal pubblico quello di Gianfranco Pederzolli, presidente Bim Sarca e Paolo Mayr, ex presidente di «Italia Nostra» del Trentino.

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