L'emporio Robin Hood è realtà Aprirà a Tione prima di Natale

Volontari al lavoro a montare scaffali e organizzare gli spazi nei 70 metri quadri di un locale in via Brescia 2, proprio di fronte a piazza Brevine a Tione. Sono i volontari della Robin Hood che allestiscono quello che è stato l’obiettivo dell’ultimo triennio di lavoro dell’associazione, ovvero un emporio sociale dove non si acquista con denaro ma con i punti.
La Robin Hood è nata per combattere lo spreco alimentare, sostanzialmente raccogliendo il «fresco» in scadenza dai supermercati locali, per aggiungerlo poi agli alimenti secchi forniti dal Banco alimentare e distribuire pacchi spesa alle famiglie bisognose, individuate dai servizi sociali del territorio. A cambiare con l’avvento dell’emporio è l’autonomia delle famiglie: non è facile ritirare una spesa di beni di prima necessità, spesso è un aiuto accolto con gratitudine ma anche vergogna e disagio. Ecco che l’emporio sociale permette invece di riacquistare la propria autonomia di scelta, di avvicinarsi alla normalità di un gesto quotidiano come fare la spesa al pari delle famiglie che non sono in situazioni di difficoltà economica. 
Alla Robin Hood si sono dati come punto di riferimento il reddito minimo provinciale, arrotondato un po’ al rialzo. Quindi possono accedere singoli con un reddito massimo di 8.000 euro e nuclei famigliari con 12.000 euro di reddito annuo, una commissione interna assegnerà il quantitativo di punti a cui si ha diritto. A ciascuno verrà consegnata una tessera annuale nella quale sono assegnati un quantitativo stabilito di punti mensili che la famiglia può spendere all’interno dell’emporio. C’è qualche regola, per permettere un miglior funzionamento per tutti: per esempio i beni più costosi e ambiti, come l’olio d’oliva, si possono acquistare con una cadenza temporale precisa, che aiuta l’associazione a essere sempre rifornita e a tutte le famiglie bisognose di trovare i prodotti. Le famiglie possono anche dare una mano in emporio ai volontari, in cambio riceveranno un pacco extra di generi alimentari. 
Cambia anche il ruolo del volontario: «Il volontario diventa nell’emporio qualcuno che innesca un colloquio e un dialogo con queste famiglie - spiega Adriano Accili, fondatore e presidente di Robin Hood - e non semplicemente ritira alimenti e consegna un pacco. L’aspetto sociale è il cuore di questo luogo che spera di accogliere chi si trova in un momento di bisogno in modo diverso da una mera assistenza concreta. Per il futuro speriamo anche di riuscire ad aggiungere beni come vestiti o farmaci da banco e assumere qualcuno per tenere l’emporio aperto tutti i giorni, per ora ci limitiamo a due giorni a settimana». Fondazione Caritro ha «premiato» l’idea dell’emporio con 5.400 euro - che sostanzialmente vengono usati per coprire i costi di affitto del locale - altri aiuti sono arrivati dal Bim del Chiese, dalle amministrazioni di Tione, Sella Giudcarie, Borgo Lares, mentre il Bim del Sarca ha concesso 10 mila euro come contributo per l’acquisto di un furgoncino. Al momento sono Eurospar e Lidl che consegnano i prodotti freschi con data prossima alla scadenza a Robin Hood, mentre la pasticceria Rubinelli di Tione fornisce pane e prodotti da forno a fine giornata. L’obiettivo dell’associaizone è quello di aprire l’emporio entro la metà di dicembre.

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