Patate, raccolto in calo

di Denise Rocca

Cresce e attrae un pubblico vario e da fuori regione la Festa della Patata del Lomaso, arrivata alla sua decima edizione. Quest’anno è stata un’esplosione di colori l’iniziativa con il Liceo Vittoria di Trento, i cui studenti hanno dipinto i cassoni destinati ad accogliere le patate nella prossima stagione: un’interpretazione contemporanea e giovane sul tema del prezioso tubero lomasino e del mondo agricolo, che ha trasformato 16 bianchi e anonimi cassoni in altrettante opere di fantasia, sotto gli occhi del pubblico e degli organizzatori.

Ne è entusiasta il direttore della Copag, Luca Armanini: «E’ stato bellissimo vedere i ragazzi lavorare - raccontava il 29 ottobre, ancora preso dalla festa che si stava chiudendo con un folto pubblico impegnato ad assaggiare i piatti a base di patata - ho visto entusiasti loro e anche il pubblico.
È stato spettacolare: io che sono stato qua tutto il giorno ho visto un cassone bianco diventare un disegno nel giro di due ore, poi è stato rifinito in tutto il resto della giornata ma è stato un processo bellissimo da vedere».

È stato, questo del decimo compleanno, anche il primo anno nel quale la festa si è svolta in due location, da una parte gli eleganti vòlti di Casa Mattei a Campo Lomaso e dall’altra il piazzale della Copag che ha accolto la folla ieri pomeriggio, quando gli stand delle varie associazioni e pro loco del territorio hanno proposto ognuno la loro interpretazione culinaria della patata. D’eccezione le cene-degustazione di venerdì e sabato e il pranzo di ieri che hanno offerto, tutto ad opera di appassionati maghi dei fornelli locali della «Pro loco Stra...volti», un menù a base di patata dall’antipasto al dolce.

Un’organizzazione rodata negli anni che ha pensato ad ogni dettaglio: i vòlti di casa Mattei trasformati in locanda per accogliere oltre un’ottantina di coperti, con giovanissimi camerieri preparati ad accompagnare ai tavoli i commensali e a snocciolare le caratteristiche dei piatti, dei vini e delle varietà di patata locali. I piccoli esperti, dal più timido al più spavaldo, hanno affascinato i commensali, bellissimi nelle loro camice intonse e grembiuli neri, mentre decantavano i piatti e la tradizione agricola locale, ben imparata per la serata. Occasioni di crescita personale per i ragazzi del paese che hanno creato una serata dall’atmosfera genuina ed elegante, agli occhi dei tanti turisti in cerca di esperienze particolari e golose che hanno affollato le degustazioni.

L’annata appena trascorsa è stata una conferma per i produttori lomasini, con un calo di un 10% dovuto alle gelate: «La produzione delle patate si è assestata intorno ai 42mila quintali, che è circa un 10% in meno del nostro potenziale a causa dei danni da gelo - spiega Armanini - ma sulle patate non è comunque grave, ci sta una fluttuazione di questo tipo». Settemila i quintali di patate da seme, divise tra Cicero, Kennebec, Desiree, Primura e Universa, e altri 35mila i quintali di patate da consumo fresco, di cui circa 30mila di Cicero e altre varietà a pasta gialla, 4mila a buccia rossa e un migliaio di quintali a pasta bianca.

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