La piscina di Campiglio batte la strettoia di Breguzzo

di Giuliano Beltrami

Sono passate da poco le 20.30 ed il centro tennis di Tione si riempie. Alla fine le persone sfioreranno quota 300.

Chi si chiedeva, come mai al centro tennis e non nella sala della Comunità di valle, ha dovuto riconoscere che gli organizzatori avevano ragione.

Gli organizzatori. Gongola Giorgio Butterini (presidente della Comunità delle Giudicarie) e gongola di più un Carlo Daldoss (assessore provinciale alla coesione sociale) in gran forma, per questa manifestazione all’americana, a partire dai termini. Butterini ringrazia «i molti stakeholders presenti». Stake chi? Sì, dai, portatori di interesse.

Già, chi sono i quasi 300 presenti? Amministratori, amici degli amministratori, imprenditori, dirigenti di società ricreativo-sportive, volti noti e meno noti. Ignoti? Pochi. Sono arrivati qui, in una serata piovosa, per «dare il loro contributo al processo partecipativo rispetto agli investimenti strutturali». Un modo «per avvicinare le persone alla politica», esordisce Butterini, forse con un eccesso di enfasi.

Tocca a Daldoss spiegare che «il fondo strategico territoriale» (nato dalla riforma del 2014) «offre l’opportunità al territorio di essere protagonista: gli dà capacità propositiva e la responsabilità di scegliere».
Calca la mano sullo stimolo all’economia che deriva dal gruzzoletto di un’ottantina di milioni su tutto il territorio provinciale da spendere in opere scelte dalla gente, perché «l’economia respira con due polmoni: quello pubblico e quello privato».

E torna la domanda: cosa ci fanno questa sera tanti giudicariesi al centro tennis di Tione? Analizzano, discutono e giudicano otto progetti presentati da otto sindaci per il Fondo strategico. «Non piccoli interventi, ma hanno un senso per stimolare l’iniziativa privata - insiste Daldoss - e devono essere sovracomunali: di area vasta».

E poi fa l’equilibrista fra l’ottimista (fra un anno e mezzo ci sono le elezioni) e il realista. Tradotto: «Le risorse sono diminuite, non finite.
Sostituiamo gli impianti a pioggia, con quelli a goccia». Infine, a stemperare: «Non tutto ciò che verrà proposto sarà accolto».

Otto le proposte dell’altra sera, come detto. Ogni sindaco in tre minuti (qualcuno non ce la fa, ma Giovanna Siviero, col piglio della presentatrice televisiva, blocca chi sgarra) presenta il progetto. Franco Bazzoli (Sella Giudicarie) chiede l’allargamento della strettoia di Breguzzo, con l’abbattimento di Casa Sembenotti, da cui va tolto il vincolo storico. Fabio Zambotti (Comano Terme) propone l’interramento della statale davanti alla Sibilla Cumana (come al Muse, per chi conosce Trento) per riqualificare il compendio termale; «progetto che non preclude la circonvallazione», già preclusa di suo, vien da dire. Marcello Mosca (Caderzone Terme) vuole il campo da calcio in sintetico perché lo chiede tutta la Rendena sportiva con i suoi 200 ragazzi. Michele Cereghini (Pinzolo) chiede che Campiglio (locomotiva della Rendena e di tutto il Trentino) abbia una piscina, «perché non sono sufficienti gli impianti sciistici per creare un’eccellenza».

Da un estremo all’altro (geografico, s’intende). Gianni Cimarolli (Bondone) desidera il completamento di Idroland, progetto che vanta un quarto di secolo di incompiutezza sulle rive del lago d’Idro. Stefano Bagozzi (Castel Condino, ma a nome di Pieve di Bono-Prezzo e Valdaone) vuole valorizzare turisticamente l’altopiano di Boniprati. Joseph Masè (Giustino) lancia il parco faunistico nelle ex cave Maffei e Armani: tre ettari per la fauna domestica, dodici per la fauna selvatica, orsi compresi. Matteo Leonardi (Tre Ville) parla della necessità di sviluppo agricolo dell’area a est di Ragoli, per consentire ai giovani di vivere sul territorio lavorando la terra: sviluppo vitivinicolo biologico. «Dare sostegno ai nostri giovani - conclude - merita di entrare nel fondo strategico».
Quindi comincia la kermesse: otto tavoli su ognuno dei quali c’è un progetto. Si gira, si conversa, si confronta. Al termine si mette un bollino sul progetto preferito. Questo è il processo partecipativo.

Poi, comunque, la parola passa ai Comuni, alla Comunità ed alla Provincia, che decideranno le priorità. E questa è la democrazia elettiva. Ecco la classifica: Straordinaria manutenzione, sopraelevazione ed ampliamento della piscina 3-TRE a Madonna di Campiglio 151 voti, strettoia di Breguzzo 134, Piano faunistico di Giustino 80, valorizzazione Boniprati 46, interramento statale a Comano 38, sviluppo agricolo di 3 Ville 36, campo in sintetico di Caderzone 19 e Idroland 10.

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