No al biodigestore, il Comitato civico affianca il Comune

Fumi e odori nell'aria. Busa di Tione, nuova serata informativa

di Denise Rocca

Il Comitato Busa Pulita, nato in risposta alla presentazione di un progetto per la realizzazione di un biodigestore limitrofo alla discarica di Zuclo, si pone come interlocutore in materia di discussione del consiglio comunale di Tre Ville sul tema.
È di qualche giorno fa la delibera del comune giudicariese che legittima il ruolo del Comitato coordinato da Ivan Simoni.


E proprio a Tre Ville - il 19 gennaio prossimo, alle 20.30, nella sala riunioni del comune - il Comitato indice una nuova serata informativa sull’argomento, anche se per ora novità strettamente in merito alla richiesta di localizzazione del biodigestore da parte di Escasa srl non ce ne sono.

La serata segue idealmente quella del 2 novembre scorso a Zuclo, ampiamente partecipata: allora si era portato soprattutto un punto di vista medico che, in linea con le argomentazioni del Comitato, mostrava come fumi, odori, inquinamento atmosferico, polveri sottili, microparticelle prodotte da un impianto di biodigestione andrebbero, secondo il Comitato, a compromettere seriamente l’ambiente e di conseguenza la salute umana.

Il 19 gennaio il relatore invitato sarà Gianni Tamino, docente di biologia generale e Fondamenti di Diritto ambientale dell’Università di Padova.

Nato spontaneamente, con intento informativo, il Comitato ha osteggiato in maniera molto forte il progetto di biodigestore, e continua la sua opera di informazione anche guardando ad altre aree giudicariesi.
«Il comitato Busa Pulita - spiegano infatti in una nota gli organizzatori - sensibile alle problematiche ambientali, si congratula con il sindaco di Spiazzo Rendena Michele Ongari per la presa di coscienza alla rinuncia della costruzione nel suo comune di un impianto a biomassa per le valutazioni rispetto alle emissioni. Resta in capo a ciascuno di noi tutti il diritto e dovere di informarsi e, maturata la propria opinione, di evidenziare la stessa ai nostri rappresentanti politici affinché ne derivi una decisione nel più ampio interesse e tutela di tutta la popolazione».
E annunciano l’organizzazione, prossima, di una raccolta firme.

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