Spinta all'albergatrice, turista multata per lesioni

Si è concluso con una condanna, benché a pena lievissima, il processo che vedeva imputata per lesioni una turista romana accusata di aver spinto durante un alterco la titolare di un albergo

Si è concluso con una condanna, benché a pena lievissima, il processo che vedeva imputata per lesioni una turista romana accusata di aver spinto durante un alterco la titolare di un albergo a Madonna di Campiglio. Il fatto risale al primo marzo del 2014.  La discussione tra l’albergatrice e il gruppo di turisti era sorta per alcuni disservizi contestati dalla comitiva. Alla fine l’albergatrice finì gambe all’aria. La donna sosteneva che la cliente l’aveva spinta  facendola rovinare a terra. La turista smentiva questa versione affermando di aver toccato le mani della signora solo perché si sentiva a sua volta attaccata, ma di non averla in alcun modo spinta a terra.

Due versioni opposte emerse anche durante il processo: due testi, dipendenti dell’albergo, accreditavano la tesi della spinta, un cliente dell’hotel invece confermava la versione dell’imputata. Per la difesa, sostenuta dagli avvocati Mauro Bondi e Laura di Pietropaolo Laurenti, non c’era prova certa della spinta. Al contrario la parte offesa, con l’avvocato Antonio Saracino, sostiene di aver subito un danno permanente considerevole (con separata causa civile il danno è stato  quantificato in un 20% pari a circa 90 mila euro). Ieri il giudice Marco La Ganga ha condannato l’imputata a 344 euro di multa, probabilmente ritenendo che le lesioni ci fossero, ma lievissime.

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