Us Cornacci di Tesero, un'altra bella annata "investita" sui ragazzi e sulle manifestazioni

 A un anno di attività del nuovo direttivo Cornacci, durante l’assemblea annuale, come sempre partecipata da allenatori e atleti, si è fatto il punto sui risultati sempre interessanti della società sportiva di Tesero.
Dal punto di vista finanziario ci sono 186.561 euro di uscite riportate nel bilancio; una somma importante per un’associazione che di anno in anno si occupa della formazione di ragazzi, allievi in agonismo e adulti nell’atletica, nello sci nordico, alpino, nello snowboard e nel biathlon, ma che allo stesso tempo si occupa dell’organizzazione di alcune tra le competizioni sportive di atletica più ambite nell’alta valle di Fiemme. Il disavanzo di amministrazione, poco più di 1.800 euro, è segno dei tanti progetti in attivo, e della battaglia in cui di anno in anno il direttivo investe ogni sua energia.
«Si parla da tempo di crisi di partecipazione nelle prime fasce d’età nello sport e che purtroppo anche la nostra società sta affrontando. Se da un lato incide sicuramente una componente economica sempre più pesante a carico delle famiglie, anche in considerazione della notevole frammentazione e specializzazione dell’offerta sportiva, dall’altro bisogna tenere presente del profondo cambiamento culturale e sportivo che è avvenuto negli ultimi trent’anni e che inevitabilmente ha penalizzato principalmente i ragazzi. Proprio coloro che dovrebbero godere dell’attività fisica come punto saldo dell’educazione.
L’attività fisica, che era alla base di ogni momento della giornata, è diventata gradualmente un’opzione poco affascinante se paragonata ad alternative più allettanti che, insieme ad impedimenti di altro tipo, si sono affermate portando verso una generale sedentarietà» spiega il responsabile del settore atletica e coordinatore dei progetti sportivi Sergio Zeni, nell’illustrare l’ampia attività. Ma soprattutto sottolineando il grande investimento nei confronti della partecipazione sportiva dei giovani iscritti perchè sia svincolata dalla pressione della performance e consideri lo sport come un veicolo di valori sociali, anzitutto.
Proprio su questo tema, ampiamente dibattuto nelle precedenti assemblee, molto è stato fatto dal nuovo direttivo presieduto da Alan Barbolini, che ha promosso l’eccellenza nella formazione atletica assieme alla voglia di divertirsi in modo sano, sia tra i più piccoli che negli atleti più grandi, e la riconoscenza di quanto si è riusciti a fare anche nelle parole dei soci intervenuti, è tangibile.
Nel corso della serata sono stati premiati gli importanti risultati raggiunti nei campionati regionali giovanili di biathlon e di atletica da Fabiana Carpella, Noemi Delladio e Nicola Vanzetta, ma soprattutto si è parlato approfonditamente della futura Stava Mountain Race, gara che, è stato rivelato nel corso dell’assemblea, probabilmente cambierà nome.
«Stiamo studiando un nuovo percorso - spiega il presidente Barbolini in merito alla Stava Mountain Race - inserendo dei trail anche più appetibili agli atleti meno preparati e con l’azienda La Sportiva stiamo ragionando di portare la competizione sul Latemarium e sulla cornice suggestiva delle Dolomiti di Pampeago. Ancora qualcosa da sistemare, ma stiamo lavorando alacremente per offrire una due giorni che sappia ancor più attrarre sia i grandi atleti della vertical, che la massa di sportivi che cercano tracciati di livello più accessibile».

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