Muore per lo scoppio del compressore in falegnameria Molina di Fiemme, Rubino March aveva 82 anni

di Sergio Damiani

Un gran botto ieri pomeriggio ha squarciato la tranquillità di una assolata giornata autunnale a Molina di Fiemme. «È stato come lo scoppio di una gomma, solo molto più forte...», racconta un testimone dal paese. Purtroppo ad esplodere non è stata una gomma ma un compressore.

Lo scoppio, violentissimo e del tutto imprevedibile, ha investito l'82enne Rubino March che si trovava nel laboratorio del figlio. L'uomo, sbalzato dall'onda d'urto, ha riportato lesioni gravissime. Dopo prolungati tentativi in rianimazione, l'anziano è morto poche ore dopo l'arrivo in pronto soccorso al Santa Chiara. Incolumi le altre due persone che si trovavano all'interno del laboratorio.

L'incidente sul lavoro è accaduto intorno alle 16 di ieri. Rubino March, sposato con due figli, residente a Molina di Fiemme, falegname in pensione di grande esperienza e capacità, era passato a dare un saluto al figlio Marco. Figlio che da diversi anni ha preso in mano la falegnameria, all'incrocio tra via Prada e via Segherie, che era stata in passato del padre. L'azienda realizza stanze in legno, mobilio, ma anche stubi, balconi e cucine.
Cosa sia accaduto al piano terra lo chiariranno i carabinieri della Compagnia di Cavalese e gli ispettori dell'Uopsal (l'Unità operativa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Azienda sanitaria). Di certo, all'improvviso, un compressore della falegnameria è esploso investendo in pieno il povero Rubino March che in quel momento si trovava nei pressi del macchinario.

Lo scoppio è stato violentissimo: il pensionato è stato investito dall'onda d'urto e sbalzato per circa quattro metri. Per dare un'idea della potenza del «botto», basti pensare che la porta di ingresso del laboratorio è stata sventrata e danni sono stati rilevati anche sul tetto (danni che non ne pregiudicano la staticità).

Il rumore è stato sentito distintamente dai vicini di casa. A prestare i primi soccorsi a Rubino March è stato il figlio Marco. Il pensionato era ferito in modo grave, soprattutto agli arti inferiori. L'allarme è stato dato dal dipendente della falegnameria che è anche un volontario dei vigili del fuoco di Molina e dunque è addestrato ad affrontare situazioni di emergenza.
La centrale operativa di Trentino Emergenza ha fatto intervenire l'elisoccorso e due ambulanze. Sul posto, con la consueta rapidità, sono accorsi anche i vigili del fuoco di Molina con il comandante Paolo Rossi e, in supporto, anche i colleghi di Castello, infine anche un funzionario del Corpo permanente.

Il paziente è stato stabilizzato e poi trasferito in ambulanza a breve distanza, in località Lido, dove i pompieri di Molina hanno prestato assistenza all'elicottero con medico rianimatore a bordo. Purtroppo tutti gli sforzi per salvare la vita dell'anziano falegname sono stati vani. In serata gli ispettori dell'Uopsal hanno posto sotto sequestro quel che rimane del compressore.

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