Ospedale Fiemme, lo scontro è in consiglio provinciale

Sul futuro dell’ospedale di Fiemme è andato in scena ieri a Trento, in Consiglio provinciale, un durissimo scontro tutto intern oalla maggioranza. Il consigliere Pietro De Godenz aveva infatti presentato la sua Question Time (interrogazione a risposta immediata) sull’argomento.

De Godenz interrogava in particolare l’assessore Luca Zeni sui ritardi in riferimento alla sistemazione del Pronto Soccorso di Cavalese e chiedendo con forza che i lavori vengano finanziati - il costo è di circa 150.000 Euro - e fatti partire il prima possibile.

«Il sottoscritto, a nome del Gruppo UpT, aveva già presentato nel giugno 2017 una interrogazione scritta nella quale si sottolineava la necessità di avviare con urgenza il lavoro di riqualificazione del Pronto Soccorso di Cavalese, presidio fondamentale per gli abitanti di ben tre valli - Fiemme, Fassa e Cembra - e per i numerosi ospiti che vi giungono sia in inverno che in estate - ha esordito De Godenz - Dopo una prima risposta in cui l’assessorato affermava che sarebbe intervenuto entro l’inverno, un sopralluogo della IV Commissione in cui si erano garantiti tali interventi e in seguito a una nuova richiesta del Presidente della C.omunità di Valle Zanon - ha continuato il consigliere di Tesero - venivano indicati tempi e costi: 2 mesi per il progetto, 3 per la gara di appalto e 5 per lavori e collaudi, per un totale di circa 150 mila Euro, non ancora finanziati».

Per De Godenza è inaccettabile: «Si tratta di tempistiche eccessive rispetto a quanto promesso - ha concluso il suo primo intervento De Godenz - per le quali si interroga l’assessore competente affinché metta in campo ogni mezzo possibile per finanziare i lavori e soprattutto abbreviare i tempi onde fornire alle Valli di Fiemme Fassa e Cembra e agli ospiti un adeguato servizio di Pronto Soccorso all’interno di spazi conformi anche considerato l’aumento di accessi allo stesso negli ultimi tre anni che fanno di Cavalese, di fatto, il terzo Pronto Soccorso del Trentino per accessi durante la stagione invernale e il quinto per accessi a livello provinciale (ad esempio periodo gennaio-marzo 2015: 5092, 2016: 5157, 2017: 5523)».

L’assessore Zeni ha risposto elencando il numero degli accessi al Pronto soccorso nel 2017 - 17.696 - che ne fanno appunto il quinto pronto soccorso del Trentino di cui il 79% con codice bianco o verde. «I tempi di attesa complessivi nel 2017 - ha continuato - evidenziano, se guardiamo al dato tra triage ed entrata visita, come il 45,8% sia entrato a visita entro 10 minuti, il 97% entro le due ore dal triage. Nell’86,3% dei casi le dimissioni sono avvenute entro le quattro ore (tra triage e uscita pronto soccorso sono intercorse 4 ore). Dati che rimangono invariati se prendiamo in considerazione il primo trimestre del 2018: 97,3% va a visita entro due ore dal triage, l’ 86,7% viene dimesso entro le 4 ore». Un modo per dire - sottintende Zeni - che il reparto funziona benissimo anche così.

Per quanto riguarda i lavori del Pronto Soccorso, Zeni ha confermato le tempistiche riportate nella lettera del Direttore generale dell’ APSS Bordon alla Comunità di Valle in data 29 marzo scorso e ha precisato che è in fase di conclusione l’elaborazione dell’elenco delle opere di edilizia sanitaria ritenute necessarie e che il Pronto Soccorso di Cavalese sarà inserito in tale elenco a breve.

De Godenz però ha replicato seccamente e si è detto non soddisfatto di quanto affermato da Zeni. «Lo scorso anno ci erano state date rassicurazioni diverse e sembrava che l’iter e la progettazione fossero già in corso. Non ci siamo, abbiamo delle date ma se questi sono i tempi rischiamo davvero di non avere il Pronto Soccorso a posto nemmeno per la prossima stagione invernale» ha concluso Pietro De Godenz. E già dal primo pomeriggio sui social media della valle si è diffusa la notizia, con moltissimi commenti.

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