Dalla parte del lupo con le giuste precauzioni

di Mario Felicetti

Mettere in sicurezza i pastori per salvare il lupo. Il lupo non è pericoloso per l’uomo. Se lo si conosce non ci si spaventa più. L’unico problema, per altro importante, riguarda la necessità di trovare il modo di garantire una positiva convivenza tra uomo e animale, attivando tutte le iniziative atte a tutelare la pastorizia, attraverso l’impiego dei cani maremmani o la costruzione di recinti elettrificati, che hanno dei costi e che quindi vanno adeguatamente sostenuti. Soluzione quest’ultima, è bene ricordarlo, già promossa dalla Magnifica Comunità di Fiemme, con il sostegno finanziario della Provincia di Trento, e che sarà attivata già nella prossima stagione dell’alpeggio.

Sono questi i concetti chiave espressi mercoledì sera a Predazzo, nel corso di un incontro pubblico dal titolo «Convivere con il lupo»,. Un tema di stretta attualità, per altro affrontato e discusso in modo molto equilibrato, che si è tenuto nell’aula magna del palazzo municipale, di fronte ad un buon pubblico, attento e partecipe, con l’intervento di Giuseppe Festa, documentarista e scrittore milanese, vincitore dell’ultima edizione di «Sceglilibro», alla quale hanno anche partecipato oltre 300 ragazzi delle elementari e medie di Predazzo e Ziano. È stato organizzato dalla Biblioteca e dal Comune ed è stato aperto dagli interventi del bibliotecario Francesco Morandini e dell’assessore alla cultura Giovanni Aderenti.

Il primo ha ricordato la casuale circostanza di una serata con la superluna piena (anche se purtroppo nascosta dalle nubi) e letto alcuni commenti entusiastici dei ragazzi che hanno letto «La luna è dei lupi» dello stesso Festa (alcuni erano anche presenti sala). Aderenti ha parlato di «tematica spinosa» ma ha anche ribadito il significato dell’iniziativa, destinata a far conoscere meglio il rapporto tra uomo e natura.

Al di là dei timori e delle legittime preoccupazioni degli allevatori valligiani (nessuno di loro era presente), dopo i fatti incresciosi accaduti negli ultimi due anni, con i ripetuti attacchi alle greggi al pascolo in montagna, l’intervento del relatore ha voluto sdrammatizzare le cose ed evidenziare al contrario il valore di un lupo che garantisce un aiuto importante all’equilibrio ecologico dell’ambiente e si propone anche come potenziale risorsa per il turismo. Aspetto questo che, al contrario, era stato contestato negli ultimi tempi da parte degli operatori del settore, preoccupati che le notizie delle predazioni potessero tener lontano gli ospiti dalla valle.

Festa invece, pur senza sminuire la necessità di adottare efficaci misure di prevenzione per tutelare la pastorizia, ha voluto ribadire gli aspetti positivi della presenza del lupo per il mantenimento di un ecosistema, portando in visione, con il supporto di immagini e filmati, la propria esperienza diretta nelle Marche, sui Monti Sibillini, a contatto con questo animale e con le sue peculiarità comportamentali, documentate, spesso in modo emozionale, attraverso scritti e video anche per la Rai.

Escludendo categoricamente che la caccia di selezione possa risolvere tutti i problemi. «Guardare negli occhi il lupo» ha concluso «è un po’ come guardare noi stessi, visto che sono molte le cose che abbiamo in comune».
Numerosi alla fine gli interventi del pubblico sui temi più diversi, curiosità, dati, dubbi, valutazioni, per una serata che alla fine ha lasciato tutti pienamente soddisfatti. Giuseppe Festa si è incontrato ieri mattina anche con i ragazzi delle scuole.

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