Lupo avvistato vicino alla scuola Il sindaco: «Tutto sotto controllo»

di Giorgia Cardini

Non è allarmato, il sindaco di Canazei Silvano Parmesani, dopo l'avvistamento di un lupo a 200 metri dalla scuola elementare del paese, avvenuto venerdì mattina.
«Anche se l'attenzione mediatica è alta - dice - continuiamo a lavorare con tranquillità: venerdì la presenza dell'animale ci è stata segnalata da più persone, ma senza alcun isterismo. La Provincia è presente con squadre di agenti forestali che presidiano la zona e finché c'è gente che fa il suo lavoro, io sono tranquillo».

Il primo cittadino racconta di essere in contatto costante con l'assessore provinciale Michele Dallapiccola e con i funzionari del servizio Foreste e Fauna: «Mi è stato detto che nella nostra zona è stata raccolta una cinquantina di campioni biologici, su cui sono in corso le analisi che dovrebbero portare, nel giro di un paio di settimane, a stabilire se effettivamente quelli avvistati siano lupi o esemplari ibridati. A quel punto, se si tratta di lupi, è chiaro che non va bene che si avvicinino troppo al paese, non è normale per una specie molto schiva e diffidente, rispetto all'uomo».

Per questo, si sta cercando anche di capire se questi atteggiamenti si possano ripetere o no: «Nel primo caso, è chiaro che bisognerà attuare qualche misura per dissuadere i lupi». Una buona misura potrebbero essere le pallottole di gomma annunciate sabato da un comunicato della Provincia? «Questo lo lascio dire agli esperti. Ma sicuramente sono contento se non mi ritrovo a fare l'aperitivo serale doposci coi lupi». Fin qui Parmesani, che non trova preoccupante la presenza dei lupi neppure rispetto a una stagione turistica iniziata molto positivamente.

Se non si preoccupa troppo il sindaco, si preoccupa invece moltissimo il consigliere provinciale Claudio Civettini della Civica Trentina che ieri ha depositato un'interrogazione sull'argomento. Civettini chiede «quali siano le informazioni sulla presenza dei lupi nell'alta val di Fassa, quali siano i posizionamenti dei branchi accertati e quali gli spostamenti degli stessi; se corrisponde al vero che il fenomeno della presenza dei lupi sia monitorato h 24 dalle autorità e personale provinciale, quali le tecniche di controllo e quante le persone impiegate in tale progetto, da quanto tempo sia attivo lo stesso piano di controllo e quali i costi per sostenere detta attività nelle 24 ore; auale strategia e quali atti concreti si intendano attuare, onde evitare che tali branchi possano trovare facili scorciatoie per l'approvvigionamento del cibo, avvicinandosi ai centri abitati e quale sia la strategia per evitare la presenza che oggi parrebbe sfuggita di mano al controllo stesso; se vi sia un piano ragionato che abbia come obiettivo la riduzione riproduttiva dei branchi stessi e quale invece la strategia per evitare contaminazioni riproduttive che darebbero vita a ibridi che sarebbero ancora più pericolosi del lupo stesso; quale presenza di lupi, in termini numerici secondo la scienza e la conoscenza, siano compatibili con una presenza turistica pluristagionale diffusa sia nel centri abitati, sia in alta montagna e una rete altrettanto diffusa di pastorizia nei pascoli, fonte di reddito indispensabile per molte famiglie del luogo.

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