Ipotesi trasporto pubblico in Fiemme e Fassa "Bus rapid transit su corsia propria"

Sul fronte della mobilità le sperimentazioni in atto vanno verso il potenziamento del servizio nelle valli di Fiemme e Fassa, con un’unica tratta Ora-Penia, il superamento dell’attestamento a Cavalese, il gestore unico Trentino trasporti spa e un tram-treno su sede dedicata prioritaria. 
Se ne è parlato il 12 dicembre nella serata organizzata da Transdolomites con la presenza dell’assessore Mauro Gilmozzi, il presidente dell’Associazione Massimo Girardi, il dirigente del Servizio trasporti pubblici Roberto Andreatta che ha illustrato la situazione attuale e i possibili scenari futuri. 
Degli scenari futuri ha parlato anche il consulente Stefano Ciurnelli, con l’ipotesi dei «Bus rapid transit» (Brt), una sorta di tramvia con corsia preferenziale e priorità semaforica, molto usata in Francia. Un sistema che potrebbe offrire un servizio di alta capacità ed alta frequenza - osserva Girardi - al fine di bypassare il traffico privato e dotare le valli di un servizio capillare. 
All’ingegner Ciurnelli, con determinazione del dirigente dell’Apop, Servizio opere stradali e ferroviarie della Provincia, è stato affidato l’incarico di coordinamento, implementazione e sviluppo delle valutazioni tecnico-economiche e trasportistiche a supporto dello studio di fattibilità per la mobilità nelle Valli dell’Avisio (spesa, 42.815,66 euro) mentre l’approfondimento dello studio di fattibilità della ferrovia dell’Avisio, anche con riguardo a sistemi alternativi di mobilità su gomma nel breve periodo, è oggetto di un incarico affidato dal Servizio opere stradali e ferroviarie alla Società Tps, Transport Planning Service srl di Perugia: l’incarico delle attività di rilievo e studio del traffico ai fini trasportistici per lo studio di fattibilità della mobilità nelle Valli dell’Avisio (spesa, 44.801,45 euro). 
A Cavalese, Ciurnelli ha posto l’attenzione sul fatto che più della velocità sono la regolarità e la frequenza che rendono un sistema di trasporto pubblico competitivo. L’esperto ha suggerito di «non guardare mai ai sistemi di trasporto pubblico in contrapposizione» e ha posto un quesito, «È meglio un sistema ben organizzato, reticolare che funzioni perfettamente o una ferrovia costosissima a scartamento normale? La Val di Fiemme potrebbe essere fra i precursori per una nuova mobilità di montagna extraurbana con un trasporto pubblico di alta qualità».
«Con il conferimento dell’incarico a Ciurnelli, ingegnere ferroviario di esperienza - osserva Girardi - possiamo iniziare a guardare con ottimismo all’avvio di un percorso di transizione che dovrebbe accompagnare progressivamente le valli di Fiemme a Fassa dal trasporto su gomma al ferro. Ma nel suo intervento Transdolomites ha visto la conferma del percorso programmatorio che da anni abbiamo avviato in vari convegni. Il completamento del collegamento ferroviario tra la Svizzera ed il Veneto passando per il Trentino. La serata di Cavalese - conclude - ha consacrato una serie di obiettivi divenuti comuni a vario titolo: il traffico automobilistico come nemico da combattere e la mobilità pubblica come vera soluzione e valore aggiunto per le valli dolomitiche; una corsia preferenziale per il trasporto pubblico locale; abbattimento delle barriere architettoniche per accedere ai mezzi pubblici, capillarità del servizio; la trasversale ferroviaria nelle alpi e Dolomiti».
Marco Danzi ha presentato il risultato dello studio/analisi (di salita utenza) Qnex sulla scorta dei dati forniti dalla Provincia, confermando la bontà delle azioni volte ad incrementare un modello cadenzato e frequente e descrivendo ipotesi di scenario ferroviario a medio e lungo termine. Lo studio è stato commissionato da Transdolomites e autofinanziato tramite lotterie  a sponsor privati locali. Verrà fatto recapitare gratuitamente a tutti coloro che ne faranno richiesta a Transdolomites. Girardi ha annunciato che il passo successivo è quello di finanziare lo studio economico relativo alla ferrovia delle valli dell’Avisio.

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