A Vigo i «nuovi cavalieri di Santa Giuliana»

di Stefania Povolo

Ora la commissione comunale per decidere chi potrà fregiarsi del titolo di cavaliere dell’Ordine di Santa Giuliana dei Ladini. Il consiglio comunale di Vigo di Fassa, su proposta del vulcanico sindaco Leopoldo Rizzi, ha dato il via libera al riconoscimento araldico.

Il motivo di questa scelta lo ha spiegato il primo cittadino nel corso del consiglio comunale che si è svolto martedì sera: «Molto spesso le famiglie che al tempo rivestivano ruolo attivo e proficuo nella comunità, come riconoscenza venivano insignite e valorizzate con titoli araldici. Un uso ancora in atto nell’araldica dei grandi stati europei, compresa l’Italia, e che vogliamo riportare anche nel nostro territorio, come segno di conoscenza e riconoscenza della cultura locale e delle azioni meritevoli della sua gente».

Ora dunque la parola passa ai «saggi» che saranno scelti dal consiglio comunale che decideranno in merito.

Non è stato solo questo l’argomento del consiglio comunale. Sempre il sindaco ha relazionato sul gemellaggio con il vicino comune altoatesino di Nova Levante «fondamentale snodo storico del commercio agricolo tra i paesi ladini e il Sudtirolo» ha argomentato il dottor Rizzi che ha affermato inoltre che «Una comunità come quella di Vigo di Fassa ha bisogno di guardare e riconoscersi nel sistema sociale e organizzativo che la contiene e la supporta».

Il riferimento era rivolto ad un’altra iniziativa promossa da Rizzi che dopo aver fatto entrare il comune di Vigo nel sistema Onu che monitora e tutela l’impatto ambientale, in questo caso del dissesto idrogeologico montano, è arrivata l’ora della conferenza dei Borghi d’italia, in cui il paese ladino si è recentemente iscritto e che ha previsto una lunga disamina della cosiddetta «legge Realacci» che prevede una serie di iniziative a supporto dei piccoli centri comunali italiani: «Sono stato invitato a Volpedo dall’onorevole Ermete Realacci che mi ha chiesto espressamente di rendere operativa una o più misure previste nella legge 158 del 6 ottobre 2017, legge di cui possono beneficiare i Borghi d’Italia ma anche Comuni inferiori a 5.000 abitanti.
A Volpedo mi sono pure brevemente confrontato con il presidente Gentiloni che mi attende a Roma, grazie al fatto, che Vigo di Fassa, oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia, è ad oggi l’unico Comune italiano ad avere le carte in regola per essere riuscito ad entrare nel sistema Onu- Global Compact dimostrando che anche un piccolo Comune di 1.300 abitanti con un cambio di atteggiamento, sia politico, che nelle attività relazionali, può valorizzare il proprio territorio, anche se è un piccolo Comune alpino ladino, dandogli un ruolo nuovo nello scenario nazionale come internazionale, che da peso allo stesso, e che può diventare risorsa per il futuro».

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