Panchià, strade e parcheggio a bilancio

di Mario Felicetti

Pur in ritardo sui tempi previsti, e comunque con molte attenuanti, anche il consiglio comunale di Panchià ha approvato lunedì sera, all’unanimità, il bilancio di previsione pluriennale 2017-2019, con il documento unico di programmazione e la nota integrativa.
Il documento era già stato sviscerato nei giorni precedenti in una seduta informale per cui non ci sono stati interventi da parte dei consiglieri, dopo la dettagliata relazione del sindaco Giuseppe Zorzi. Il bilancio chiude a pareggio, per il 2017, sulla cifra di 2.399.220 euro, mentre per il 2018 ed il 2019 si prevede 1.489.200, sempre a pareggio.

Nel 2017 la previsione parla di 863.650 euro di spese correnti (idem nei due anni successivi) e di 1.035.920 euro di investimenti (nel 2018 e 2019 si prevedono 125.900 euro). Un anno, quello in corso, particolarmente impegnativo per questa amministrazione che ha in programma numerosi interventi, specialmente nel comparto delle opere pubbliche. Tra le spese maggiori, ricordiamo 416.000 euro destinati alla sistemazione della strada sotto il «Ponte Vecio», 136.000 per la manutenzione straordinaria di strade e beni comunali, 100.000 per la realizzazione di un nuovo parcheggio, 85.000 per l’acquisto di attrezzature e di una nuova terna, 94.320 per spese di progettazione ed esproprio dei terreni relativi alla programmata nuova centralina sul rio Cavelonte (per la sua realizzazione, che comporterà un costo di oltre 4 milioni e mezzo di euro, non compresi nel bilancio di quest’anno, è in programma più avanti l’indizione di un’asta, con la partecipazione anche dei privati), 40.000 per l’illuminazione pubblica ed altrettanti per i Vigili del fuoco, in vista della ristrutturazione della caserma, 26.000 per l’acquisto di computer e programmi destinati agli uffici, 23.000 per varie progettazioni, 15.000 per la manutenzione straordinaria del patrimonio boschivo, 10.000 per la manutenzione del campanile della chiesa ed altrettanti per l’arredo urbano ed altre spese minori, destinate alle scuole, all’acquisto di attrezzature sportive, alla segnaletica stradale, alla manutenzione dell’acquedotto, della fognatura e del municipio.

Di «un impegno considerevole» ha parlato il sindaco, annunciando la richiesta alla Provincia di 200.000 euro relativi agli avanzi degli anni scorsi, bloccati dal Patto di stabilità e che ora sembra si possano utilizzare. Sarebbero destinati alla illuminazione pubblica (160.000) ed alla ristrutturazione di una baita di cui il Comune è proprietario nella zona di Predazzo e per la quale è già stato predisposto il progetto.

Una mole di iniziative condizionate dalla burocrazia e dalla mancanza di un segretario, di un addetto alla ragioneria e di un funzionario dell’Ufficio tecnico. Carenze che hanno fortemente condizionato l’attività amministrativa e che ha richiamato anche il vicesindaco Renzo Paluselli. «Siamo arrivati in ritardo col bilancio non per colpa nostra» ha sottolineato quest’ultimo «ma per l’impossibilità di lavorare in queste condizioni, con le spese bloccate, praticamente in emergenza».
Ringraziando, per la collaborazione prestata, gli altri tre Comuni (Tesero, Ziano e Predazzo) che fanno parte delle gestioni associate, con la speranza «di poter tornare presto alla normalità». Il consiglio ha anche approvato le aliquote, le detrazioni e le deduzioni d’imposta per l’Imis, la tariffa (rimasta praticamente invariata) del servizio rifiuti e la convenzione con la Comunità territoriale per la gestione del Centro giovani «L’idea».

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