La Sportiva investe 6 milioni e assume 30 persone

di Benjamin Dezulian

Sei milioni di investimenti e trenta nuove assunzioni in vista per La Sportiva, leader mondiale nelle calzature outdoor, che per far fronte al forte aumento degli ordini registrati negli ultimi mesi vuole agire al più presto.
 
Per questo, il presidente ed amministratore delegato Lorenzo Delladio lancia un appello alle istituzioni competenti, affinché snelliscano al massimo la burocrazia: «Ovviamente non chiediamo aiuti pubblici né finanziamenti, l’investimento sarà fatto con autofinanziamento e con il supporto del sistema creditizio, ma chiediamo agli enti competenti e in particolare al comune di Ziano di Fiemme, alla Comunità territoriale della val di Fiemme e alla Provincia autonoma di Trento, di sveltire al massimo le pratiche burocratiche. Dobbiamo partire con i lavori di ampliamento della sede al più presto, vorremmo usarla da gennaio 2018: ogni giorno che passa rischiamo di perdere quote di mercato conquistate negli anni con grandi sacrifici. Abbiamo già trovato delle soluzioni ottimali in questo senso nelle adiacenze della nostra fabbrica a Ziano. L’investimento previsto si aggira sui 6 milioni di euro, euro fra terreni, immobili e macchinari ad alta tecnologia. Inoltre introdurremo un sistema innovativo di trattamento dell’aria per il pieno rispetto ambientale».
 
L’ultimo boom degli ordini è venuto dalla fiera internazionale degli sport invernali Ispo di Monaco, che si è tenuta dal 4 all’8 febbraio. La Sportiva ha partecipato all’evento con uno stand a due piani di 300 metri quadri, nel quale l’azienda fiemmese ha presentato oltre 40 novità tra abbigliamento, calzature ed attrezzatura invernale. «La fiera di Monaco – continua Delladio - è stata un vero successo per il nostro marchio in termini di vendite e di pubblico con un’atmosfera positiva ed energica nonostante la stagione povera di neve, tanto che nell’ambito delle calzature da montagna ed arrampicata l’azienda, l’azienda vede gli ordinativi superare del 22 per cento la quota delle vendite prevista dal budget: ordini che provengono dai 74 Paesi nei quali operiamo, tutti presenti all’evento. Per soddisfare la domanda, il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale: dovremo assumere circa 30 persone e partire al più presto con i lavori della sede». 
Le assunzioni si concentreranno nella produzione, per far partire la nuova linea. Nuove posizioni si apriranno però anche nell’ambito della ricerca e sviluppo, della logistica e dell’amministrazione.
 
Quest’anno l’azienda festeggia i 90 anni di attività e conferma la sua fedeltà alla val di Fiemme, sede della direzione ed amministrazione e della produzione di tutte le calzature da montagna ed arrampicata. «Stiamo impiegando moltissime risorse economiche ed umane, come testimoniano le 25 persone del nostro staff presenti in fiera e le 270 che lavorano nella sede centrale, oltre alle 148 presso la sede di Montebelluna. Sono investimenti dal forte impatto sociale, che contribuiscono anche a dar lustro al nostro territorio sul mercato internazionale».
In un’Italia dove le inefficienze della pubblica amministrazione che rallentano e complicano l’attività delle imprese sono quotidianamente al centro delle cronache, speriamo che dalla val di Fiemme – e dalla Provincia – possa venire un esempio virtuoso.

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