Scuola, rinunciano alla gita per ospitare i terremotati

di Mario Felicetti

Il dramma delle regioni del Centro Italia, duramente colpite dai disastrosi terremoti degli ultimi mesi, dalle eccezionali nevicate di gennaio e dalle slavine che hanno fatto decine di vittime, non ha lasciato indifferenti i ragazzi dell’istituto superiore «La Rosa Bianca» di Predazzo, che hanno deciso di condividere le sofferenze e le difficoltà dei loro coetanei di Amatrice, aprendo le porte di casa, all’insegna della solidarietà e dell’accoglienza, per offrire loro una seppur breve vacanza in Fiemme e Fassa.

L’idea è nata, ancora a fine novembre, da una proposta di Maria Chiara Corso, studentessa di seconda, ed ora è diventata operativa, con il pieno appoggio della scuola e della dirigente professoressa Cristina Giacomelli.

Ben sette classi hanno aderito, rinunciando al viaggio di istruzione in programma a Bologna per dedicarsi a questa pregevole iniziativa, che conferma la sensibilità dei giovani nei confronti di chi deve purtroppo affrontare disagi e problemi.

La stessa dirigente ha quindi verificato la disponibilità dei ragazzi e delle loro famiglie ad ospitare gli studenti delle scuole superiori del Liceo Scientifico Caprarica di Amatrice (la struttura costruita a tempo di record dalla Provincia di Trento dopo il primo violento sisma dello scorso agosto, e nel quale gli studenti sono rientrati, dopo una interruzione forzata delle lezioni, solamente lunedì scorso), trovando subito la disponibilità di ben 90 posti.

Da qui la proposta di provvedere anche subito ad ospitare gli studenti della cittadina laziale, che per altro hanno preferito optare per il periodo compreso tra il 20 ed il 24 febbraio.
Immediato anche il pieno sostegno finanziario della Provincia di Trento, confermato (con lettera del 27 gennaio) dal presidente Ugo Rossi, che ha comunicato l’impegno a sostenere direttamente le spese inerenti l’ospitalità degli studenti, quali transfer con bus da Amatrice alla valle di Fiemme, skibus per l’accesso alle piste di sci, entrata al Muse, mentre la Trentino Trasporti si è impegnata a garantire la libera circolazione degli ospiti sui propri mezzi. Arriveranno complessivamente in 29, dieci dei quali accolti da famiglie di Predazzo e 19 da quelle degli studenti di diversi paesi di Fiemme e Fassa, Moena, Pozza, Vigo, Ziano, Panchià, Tesero, Cavalese e Daiano.

Completa anche la collaborazione delle società di impianti a fune, dell’Apt di Fiemme e della Scuola Alpina della Guardia di Finanza, che metterà a disposizione l’attrezzatura invernale per lo sci ed organizzerà una serata di gemellaggio con gli allievi. Il programma, messo a punto dalla professoressa Giacomelli, prevede l’arrivo degli studenti di Amatrice lunedì 20 febbraio e la loro sistemazione presso le famiglie ospitanti, quindi martedì 21, alle 8.30. il benvenuto ufficiale presso l’Istituto e la prima uscita sulle piste di Lusia. Mercoledì 22 una giornata nello Ski Center Latemar e, alle 18, la vista al Museo della Scuola Alpina, seguita dalla serata conviviale. Giovedì 23 la terza giornata sulla neve all’Alpe Cermis e, alle 17, la visita al Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo.

Infine venerdì 24 il rientro a casa, dopo la visita al Muse di Trento. «Un atto di solidarietà ampiamente condiviso» sottolinea Maria Chiara, che per prima ha sposato l’idea, confermando di «avere già contattato gli studenti di Amatrice per sentire direttamente le loro esperienze. Siamo orgogliosi di ospitarli» conclude «nella piena consapevolezza di poter fare, dal nostro piccolo, qualche cosa di grande». Complimenti davvero.

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