Bionergia Fiemme, modello alpino

Giornata impegnativa quella di sabato per la Bio Energia Fiemme, leader della produzione di energia da biomasse in Trentino. Dopo la serata affollatissima di venerdì con Luca Mercalli, che ha visitato gli impianti Bio Energia di Faedo e di Cavalese, sabato mattina si è tenuta l’assemblea degli azionisti. Presenti il 72% dei soci, che hanno approvato il bilancio chiuso al 30 aprile 2016, che presenta un fatturato di 5.088.174 euro (erano 4.867,689 nel 2015) e un utile netto di 590.503 euro, in crescita rispetto ai 548.990 del precedente esercizio. L’assemblea ha deliberato la distribuzione dei dividendi ai soci in ragione di 0,15 euro ad azione detenuta.
Durante i lavori, particolarmente interessante la relazione su quanto portato avanti nel corso dell’anno, con l’avvio di produzione di pellet ottenuto dagli scarti delle segherie locali e la sistemazione degli spazi produttivi, con il miglioramento dell’inserimento paesaggistico degli impianti. Per quanto riguarda la produzione di pellet, venduto col marchio FiemmePellet, l’impianto messo a regime in maggio produce oggi circa 650 tonnellate al mese e ha ottenuto in agosto la certificazione En Plus A1. L’investimento per la produzione del pellet di abete da filiera corta è stato pari a oltre 2 milioni e ha permesso di effettuare 4 nuove assunzioni.
Bio Energia Fiemme, inoltre, grazie alla collaborazione sia con Eneco Energia Ecologica (partecipata al 24,5%), sia con EuroBio Energy (partecipata al 49%) ha investito pure in due nuovi impianti di gassificazione a pellet, installati presso il teleriscaldamento di Predazzo e presso la ditta Eurostandard a Lago di Tesero.
Nel corso dell’ultimo anno la società si è concentrata molto anche sulla massimizzazione della produzione di energia da biomassa. E il risultato di questo impegno ha portato a una produzione annua pari a 7.696.230 Kwh elettrici, in leggero calo rispetto all’anno precedente, di cui 6.156.910 sono stati ceduti alla rete elettrica e una parte utilizzati come ausili elettrici della centrale. Grazie al teleriscaldamento, nel corso dell’esercizio è stata evitata la combustione di 2.892.962 litri di gasolio.
Ma Bio Energia ha investito anche sul fotovoltaico, realizzando un impianto da 125 Kwp sul nuovo capannone del pellet con l’obiettivo di ridurre la propria bolletta energetica.
Dopo l’assemblea, oltre 250 persone hanno potuto visitare l’impianto di teleriscaldamento e produzione di pellet partendo dal nuovo percorso multimediale di visita che da oggi Bio Energia offre a scuole, famiglie, turisti interessati ai segreti dell’energia del legno. Sono intervenuti il presidente di BioEnergia Mario Giacomuzzi che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto in questi anni, così come il sindaco di Cavalese Silvano Welponer ha sottolineato l’orgoglio del Comune per l’autosufficienza energetica raggiunta dalla comunità. Mauro Gilmozzi assessore provinciale all’ambiente, ha ringraziato BioEnergia per il lavoro svolto sui temi della sostenibilità, sottolineando l’importanza di fare cultura per innovare ancora in futuro.
Vanessa Gallo, segretaria nazionale della Federazione produttori di Energia Rinnovabile, ha portato il saluto dell’associazione e ha sottolineato il gran lavoro che aziende come Bio Energia stanno svolgendo nel Paese, nonostante le difficoltà normative e legislative.
Infine Andrea Ventura, amministratore delegato, ha accompagnato gli ospiti e ha confermato l’impegno della società a continuare la politica di investimento e di crescita, per fare impresa e innovazione anche in periferia e in montagna. 

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