Ladini verso l'unione

Incontri tra le due giunte, via libera di Daldoss

Se in Val di Fiemme si sta ancora riflettendo su quanto successo domenica con due fusioni di comuni su tre bocciate dagli elettori, in Val di Fassa si pensa ad una fusione. E sarebbe la prima tra i sette comuni ladini. Interessate a questo processo sono tra i due paesi maggiori ovvero Vigo e Pozza. Le due giunte si sono incontrate nelle scorse settimane «segretamente» e secondo fonti ben informate, hanno concordato di procedere verso quel processo che porterebbe al referendum consultivo della popolazione.

Ovviamente, non tutto è stato risolto, ma l’eventuale fusione avrebbe anche il beneplacito e l’appoggio dell’assessore provinciale Carlo Daldoss, da sempre fautore di una politica di fusione tra comuni che peraltro domenica ha registrato una clamorosa battuta d’arresto. Vigo e Pozza sono ormai «unite» dal punto di vista geografico ma una cosa è diventarlo anche dal punto di vista politico e amministrativo. L’accelerazione per avviare un discorso di fusione nasce anche dallo stato di incertezza amministrativa che regna in valle.

Nei mesi scorsi il dibattito circa l’assetto istituzionale con al centro del Comun General è stato molto ampio. Da una parte, come l’Union autonomista ladina che propone un comune unico per tutta la valle con la regia proprio del Comun General, mentre l’Associazione Fassa, maggioritaria in quasi tutti i comuni della valle, ha sempre sostenuto che la gente di un ambito unico non ne vuole sapere «perché significherebbe avere un sindaco che la gran parte dei cittadini non conosce nemmeno di vista. Nei piccoli comuni conoscere il sindaco o l’amministrazione è una garanzia.

Tre comuni secondo noi sono il primo passo effettivo per mantenere la tipicità di un’amministrazione che sia vicina ai cittadini, soprattutto come servizi» aveva detto Luca Guglielmi, segretario dell’Associazione, all’indomani dell’elezione di Elena Testor come Procuradora. L’Associazione è da sempre fautrice di tre comuni: bassa, centro e alta valle.Nel contempo però aveva lasciato aperta la porta delle fusioni affermando che queste spettano alle scelte delle varie giunte.

E così è stato. A Vigo il sindaco Leopoldo Rizzi è espressione dell’Associazione Fassa mentre a Pozza il primo cittadino Giulio Florian è da sempre vicino alla Ual. Ora il processo è iniziato e il percorso non sarà breve. Se si troverà un accordo nei due consigli comunali si dovrà poi realizzare un referendum confermativo della volontà di fusione e quindi dopo un periodo di assestamento, la nascita vera e propria del nuovo comune.

Per intanto dei passi comunque importanti sono stati fatti. La fusione è un po’ più vicina anche se il risultato della vicina Val di Fiemme potrebbe raffreddare gli entusiasmi.

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