Da Pozza di Fassa all'Engadina usando solo i mezzi pubblici

Da Pozza di Fassa all’Engadina e ritorno utilizzando solo mezzi di trasporto pubblico: pullman di linea, autobus e treni compreso il famoso «trenino rosso del Bernina» da St. Moritz a Cavaglia.

È l’esperienza vissuta dalla classe quinta del Liceo ladino delle lingue nell’ambito del progetto «Turismo mobilità ambiente» che l’associazione Transdolomites ha proposto nella primavera scorsa trovando positiva accoglienza.
Obiettivo: porre al centro dell’attenzione un uso più responsabile del territorio, costruire nuove opportunità di crescita economica e sociale, creare ospitalità nelle valli con una politica della mobilità che miri all’abbattimento delle barriere architettoniche attraverso soluzioni innovative nei trasporti. Come l’idea di ferrovia moderna che Transdolomites illustrerà nel novembre prossimo in Val di Fassa presentando alla popolazione lo studio sulla linea Trento-Canazei.

«Il progetto - riassume Massimo Girardi, presidente di Transdolomites - prende spunto dalla necessità di riqualificare le valli di Fassa, Fiemme e Fassa in termini di qualità della vita attualmente compromessa dai grandi flussi di traffico nei periodi di stagione turistica. Si tratta di offrire al residente (famiglie, giovani, lavoratori, anziani) ed al turista una nuova opportunità per come muoversi sul territorio, e come spostarsi al di fuori di esso».

Lunedì 12 ottobre il gruppo è partito da Pozza di Fassa alle 7.10 con il bus della Sad arrivando a Bolzano, proseguendo in treno fino a Merano dove (con l’autobus) i partecipanti hanno visitato il Touriseum, il Museo provinciale del Turismo a Castel Trauttmansdorff. Nel pomeriggio, partenza in treno alla volta di Malles Venosta e da qui, con l’«autopostale» a Zernez per il pernottamento. Raggiunta St. Moritz in treno, e visitato il Museo Segantini, il gruppo è salito sul «treno rosso del Bernina» (patrimonio Unesco) valicando il passo e arrivando a Cavaglia per la visita al sito geologico delle «marmitte dei giganti». Poi, il rientro in Val di Fassa.

Entro novembre è previsto l’appuntamento finale: «La classe che ha partecipato al progetto e al viaggio - spiega Girardi - racconterà l’esperienza anche con documenti filmati e foto. All’incontro saranno invitati studenti, genitori, cittadini e amministratori.

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