Cimitero di Tesero, riesumazioni e proteste

di Giorgia Cardini

Una gestione «alquanto discutibile». Suscita perplessità e rimostranze la riesumazione delle salme sepolte nella zona sud est del cimitero S. Leonardo di Tesero, iniziata da alcuni giorni in vista dei lavori di riqualificazione del camposanto, progettati fin dal 2009 e ormai imminenti, tanto che nei giorni scorsi la giunta comunale ha affidato al progettista, architetto Clemente Deflorian, anche l’incarico per la direzione dei lavori.

A precedere l’intervento è appunto la riesumazione in atto nella parte destra del camposanto, dove riposano le vittime della tragedia di Stava e altri teserani, affidata a una ditta specializzata. A rivolgersi al giornale, dopo aver chiesto spiegazioni in Comune sulle modalità dell’operazione, sono Domenico Ciresa e Ines Deflorian: «I lavori - scrivono i due cittadini di Tesero - si sono svolti praticamente sotto gli occhi di tutti, passanti, residenti e turisti. Questo perché il cimitero è esattamente sotto le vie Arestiezza e Rododendri, da dove è possibile vedere l’intera area. Oltre alla questione visiva, anche gli odori provenienti dalla zona, complice anche il caldo di questi giorni, erano davvero insopportabili».

Secondo Ciresa e Deflorian, «diversi cittadini si sono rivolti al Comune per chiedere informazioni circa la mancata chiusura alla vista dell’area coinvolta nel lavoro e su come anche gli odori potevano essere limitati, ricevendo come risposta che era compito della ditta provvedere e che era stato chiesto fin dall’inizio dei lavori. Avendo avuto la triste esperienza di partecipare all’esumazione dei miei cari, ho chiesto lumi (all’impresa, ndr) in questo senso, ma mi è stato detto che tale compito era in capo al Comune. Classico scaricabarile di italiana memoria».

«Ora - proseguono i due teserani - io non voglio indagare su chi doveva effettivamente fare cosa, mi chiedo solo come ha potuto il Comune non intervenire: verso la ditta, se era loro compito (minacciando per esempio la sospensione dei pagamenti per mancata applicazione degli accordi preliminari) oppure intervenire in proprio per recintare l’intera area, se era effettivamente di sua competenza. Non è stato fatto ad inizio lavori, si poteva almeno intervenire in fase avanzata dell’opera: era quantomeno un’azione di rispetto sia verso la cittadinanza che per i morti».  «Mi aspetterei da parte dell’amministrazione di Tesero un pubblico “mea culpa” sulla gestione poco “umana” delle salme del cimitero di Tesero in primis, e per la mancanza di rispetto dei sentimenti e del dolore delle persone che hanno ancora nel cuore quella tragedia come se fosse successa solo ieri, e non purtroppo 30 anni fa».

Un «mea culpa» che in qualche modo il Comune fa: «È vero, si poteva prevedere una copertura nell’area soggetta alle esumazioni: ma non è stato fatto in fase progettuale e ora l’unica cosa che possiamo fare è chiedere alla ditta di agire nel modo più delicato possibile». Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Giovanni Zanon, dopo un sopralluogo svolto ieri con la sindaca Elena Ceschini risponde così alle contestazioni in merito ai lavori in corso al cimitero di S. Leonardo: assumendosi delle responsabilità.

«Abbiamo peccato un po’ di leggerezza - ammette -, continuavamo a dirci che bisognava stare attenti, e capisco chi se la prende, soprattutto perché lì ci sono le vittime di Stava. Ma avevamo fretta perché ormai abbiamo esaurito anche i posti al cimitero di S. Eliseo. Forse sarebbe bastato un grande tendone, ma non è stato preso in considerazione nella fase progettuale. Purtroppo, poi, si stanno trovando anche molte salme non ancora mineralizzate. Mi dispiace molto per la situazione, anche perché la precedente amministrazione - proprio per la delicatezza del luogo - aveva affidato il progetto a un architetto che fa parte dell’associazione sinistrati di Stava e aveva discusso l’intervento con la stessa associazione, per condividerlo. Ma forse non era stata valutata a sufficienza la delicatezza di questo momento. Tra due giorni comunque finiranno le esumazioni, non ne sono previste altre, e venerdì sarà portato via tutto per poi iniziare con i lavori veri e propri".

Il progetto di sistemazione del cimitero prevede una spesa di 698.639,90 per lavori e 349.045,08 euro per somme a disposizione dell’amministrazione. L’appalto dell’opera, finanziata per l’85% da contributo provinciale sul Fondo unico territoriale, è stato aggiudicato in aprile alla Ditta Futur Edil Srl di Tesero, con il ribasso del 11,131% ed è in corso la verifica dei requisiti ai fini della consegna dei lavori.

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