Sigarette all'eroina: minorenni spacciatori Fiemme e Fassa, 4 denunciati e 39 segnalati

Fiemme e Fassa, 4 denunciati e 39 segnalati

Sono stati tirati giù dal letto ieri mattina all'alba per una perquisizione ordinata dalla Procura dei minori di Trento. In alcuni casi i carabinieri hanno dovuto prestare assistenza anche agli stessi genitori che ancora assonnati si sono trovati davanti ad una terribile verità: quella di avere dei figli poco più che ragazzini coinvolti, vuoi come spacciatori vuoi come consumatori, in un'indagine antidroga. Ieri mattina le perquisizione hanno dato quasi tutte esito negativo (solo in un caso è stata trovata dalla droga) ma i carabinieri della Compagnia di Cavalese da mesi li stavano seguendo e intercettando e il quadro indiziario contro alcune delle persone perquisite era per loro già chiaro. Le perquisizioni, dieci in totale, sono state effettuate a carico di altrettanti minorenni delle valli di Fiemme e Fassa ed una presso un convitto di un istituto scolastico di Bolzano dove è stato verificato il contenuto di un armadietto.

Quaranta i militari della Compagnia di Cavalese, coadiuvati da un'unità del Nucleo carabinieri cinofili di Laives, impegnati in un'operazione che per mesi ha coinvolto anche il nucleo operativo della Compagnia di Cavalese. La particolarità dell'operazione antidroga è duplice: da una parte il fatto che ha per protagonisti minori. Sia i tre dei quattro presunti spacciatori che circa la metà degli assuntori identificati sono ragazzini di 15,16 e 17 anni che frequentano le scuole superiori della valle. Altro particolare inquietante è il tipo di sostanza venduta. Non solamente hashish o marijuana, ma anche da droghe pesanti quali eroina e morfina.

Droghe pesanti in polvere assunte non mediante l'utilizzo di siringhe ma attraverso delle sigarette il cui tabacco veniva intriso artigianalmente col narcotico, dando in questo modo la falsa idea di limitarne gli effetti ed i pericoli, stante l'assunzione non invasiva.

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