Napoli e Val di Fiemme, gemellaggio nel nome del presepe

"È con grande piacere che il Trentino incontra la città di Napoli e la sua tradizione presepistica". Lo ha dichiarato Tiziano Mellarini, assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, in occasione della presentazione del Grande Presepio del Trentino a grandezza naturale, presso il Complesso museale di Donnaregina, al Museo Diocesano di Napoli. Realizzato dai maestri artigiani del Tesero, in Val di Fiemme, il presepe giunge per la prima volta nella città partenopea dopo essere stato esposto, a partire dal 2007, a San Pietro in Roma, ad Assisi, Cracovia, L'Aquila e presso la Basilica della Natività a Betlemme. Napoli e il Trentino gemellate all'insegna della comune passione per il presepe. Quello partenopeo, conosciuto in tutto il mondo, è strutturato con scene costruite con dovizia di particolari. Molto diverso ma altrettanto suggestivo, quello trentino fa dell'intimità e della semplicità la sua principale caratteristica, con la Natività elemento dominante e tutto il resto pura scenografia, con le figure accostate con pudore e meraviglia al Bambinello.

"Quando scopriamo sul presepe personaggi estranei alla narrazione evangelica - ha sottolineato il cardinale Crescenzio Sepe accennando alla tradizione napoletana - non ci stupiamo. È il tentativo di strappare il senso del Natale al passato e farlo rivivere oggi, con una sfida implicita nell'idea di un'incessante incarnazione. Quest'anno ospitiamo nella Diocesi un presepe che viene da lontano, un'occasione offertaci dalla Val di Fiemme. Il Trentino è una terra che conosco bene e di cui apprezzo l'attaccamento alle tradizioni e al territorio. Agli amici e alle autorità del Trentino va tutta la nostra gratitudine".

Il Grande Presepio del Trentino allestito a Napoli occupa un'area quadrata di oltre 6 metri di lato. Si tratta di un rudere diroccato con tettoia alta quasi quattro metri. A questa si aggiungono due angoli allestiti sul lato opposto del cortile di Donnaregina che permettono ai visitatori l'attraversamento in un'ambientazione raccolta, tipica dei presepi di montagna. L'allestimento è stato realizzato grazie alla collaborazione della Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento e dei Vigili del Fuoco Volontari di Tesero. Il presepe è stato realizzato dai maestri scultori di Tesero, Tiziano e Davide Deflorian, con la collaborazione di Leo Deflorian e Raffaella Zeni. È composto da 18 figure: Giuseppe, Maria, il Bambino, un angelo, due donne, due uomini inginocchiati, i tre Magi, un pastore, un bue, un asino, 4 pecore. Per Napoli sono state realizzate due figure in più: una donna ed un uomo inginocchiato. L'arte di intagliare il legno, importata dal Tirolo, si traduce in figure rivestite di abiti mediorientali, per la Natività e i Magi, e di abiti rurali trentini, nel caso dei pastori

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