Chiusura dei passi dolomitici La Regione Veneto non ci sta

"Nessuno ha la facoltà di bloccare unilateralmente una strada pubblica perché, come ha più volte ricordato anche il presidente Luca Zaia intervenendo sull'ipotesi della chiusura dei passi dolomitici, verrebbe calpestato un diritto sacrosanto garantito dalla nostra Costituzione, cioè quello alla mobilità. Ci attiveremo immediatamente con il ministro dei trasporti Graziano Delrio per impedire questo sopruso che provocherebbe un grave danno all'economia turistica".

Lo afferma l'assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, in riferimento alla sollevazione da parte degli operatori turistici dei territori interessati dai percorsi di attraversamento dei noti valichi alpini, assolutamente contrari ai "Green Days", una iniziativa promossa esclusivamente dalle Province di Trento e Bolzano, che prevede l'interruzione della viabilità in alcune giornate dei prossimi mesi di luglio e agosto per i mezzi di trasporto non elettrici.

"Una sollevazione più che comprensibile e condivisibile, già oggi ma soprattutto nell'ipotesi di chiusura anche di altri passi che coinvolgano ancor più il territorio veneto - prosegue Caner -. Difenderemo in tutte le sedi i diritti dei nostri cittadini e imprenditori, con il governatore Zaia che chiederà al ministro dei trasporti un immediato ripensamento di questa iniziativa".

"Noi vogliamo difendere per esteso quel diritto alla 'continuità territoriale' - conclude Caner - inteso come garanzia di uguaglianza sostanziale dei cittadini indipendentemente dalla loro collocazione geografica. Non dimenticando, poi, che la privazione della libertà di movimento è quanto di peggio possa essere abbinato a una realtà turistica. E noi non siamo disposti a veder distruggere un'economia vitale per la nostra montagna".

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