Nuovo sistema di trasporti sulle Dolomiti: il convegno

Si intitola «Macroregione e trasporti alpini e dolomitici» il convegno che si terrà venerdì 4 dicembre al Muse di Trento, per affrontare uno dei temi più delicati per i territori di montagna alle prese con la concentrazione di traffico, specie in alcuni periodi dell'anno per il turismo, ma in generale anche per un pendolarismo spesso ciostretto all'uso del mezzo privato.

Ecco il comunicato sull'evento dell'associazione Transdolomites.


«Nel 2009 vi fu  la proposta di una nuova linea ferroviaria tra Trento e Penia di Canazei e nel 2013e 2014 con gli eventi a Milano alla Camera di Commercio svizzera  arrivammo a dare una connotazione definitiva alla proposta ferroviaria per completare la rete ferroviaria tra St. Moritz e Venezia attraverso la Lombardia, l’Alto Adige , Trentino ed il Veneto .
In questo contesto da due anni a questa parte si sta  sviluppando  l’azione di Transdolomites.

Dal 2014 ad oggi si sono mosse parecchie cose non per merito di decisioni prese da  Transdolomites ma come conseguenza dell’azione promozionale e di sensibilizzazione di Transdolomites  assieme ai tanti soggetti che con essa collaborano anche al di fuori dell’associazione.

Il Protocollo d’intesa tra la Regione Lombardia ed Alto Adige per il traforo ferroviario sotto lo Stelvio, lo studio di fattibilità per la nuova ferrovia dolomitica della Val Gardena con obiettivo Val Badia  e Cortina d’Ampezzo, il collegamento ferroviario tra la Val Venosta e la Val Monastero in Engadina, il collegamento ferroviario tra Venezia, Cortina d’Ampezzo, Dobbiaco per proseguire verso l’Austria stanno a dimostrare che Transdolomites ha ragionato con i piedi saldamente per terra.

Le notizie di cronaca odierne che confermano la volontà della Provincia di Bolzano di collaborare con la Svizzera alla realizzazione del collegamento ferroviario Bolzano, Merano, Val Venosta Zurigo, il via al progetto della Variante Val di Riga, l’ok allo studio di fattibilità per collegare l’Alta Val Pusteria al Cadore a seguito della delibera approvata dalla Giunta provinciale di Bolzano  ne sono una prova.

Venerdì 4 dicembre 2015 dalle 10.30 Transdolomites organizzerà al Muse il più importante dei convegni promossi dall’associazione.

Si tratta di un convegno internazionale al quale partecipano il ministro ai Trasporti  dell’Engadina Mario Cavigelli,  Hermann Weratsching vicepresidente del consiglio regionale del Land Tirol assieme  ad Arno Kompatscher presidente della giunta provinciale di Bolzano, Ugo Parolo Sottosegretario alla Regione Lombardia, l’assessore  ai Trasporti Mauro Gilmozzi, Herbert Dorfmann Europarlamentare, Alessandro Pedrini, consigliere delegato ai trasporti della Provincia di Sondrio, Daniela Larese Filon presidente della Provincia di Belluno, Paolo Angelini del ministero dell’Ambiente assieme ad altri esperti di alta professionalità.

L’evento è patrocinato dalla Provincia autonoma di Trento.

Il tema del convegno è la macroregione alpina  ed il pilastro dei trasporti alpini  transnazionali e regionali come elemento fondante di tale regione.

A Trento il convegno del 4 dicembre  rappresenterà un importante momento di sintesi di quanto sta avvenendo nel territorio compreso tra St. Mortiz e Venezia e auspichiamo sia anche il trampolino li lancio dei futuri progetti ferroviari con l’auspicio che anche da parte della Provincia Autonoma di Trento giungano segnali in questi senso.

Ma il convegno vuole andare oltre. L’obiettivo è di far  giungere questa voce anche alle orecchie degli investitori, delle imprese costruttrici ed alle sedi Istituzionali quali il ministero dei Trasporti a Roma, la commissione europea e la Banca europea degli investimenti a Bruxelles.

Transdolomites da questo punto di vista si sta già muovendo e lo farà con molta determinazione nel corso del 2016 invitando la Provincia autonoma di Trento a collaborare.

È evidente che se il Trentino non salirà sul treno ormai in corsa vedrà importanti valli come Fassa, Fiemme e quelle del Noce e la zona del lago di Garda essere del tutto emarginate da questo storico processo. Ed essere emarginate vuol dire essere progressivamente al di fuori del mercato del turismo.
Ma come associazione andremo ancora più in avanti.

La collaborazione con i nostri contatti svizzeri si sta rafforzando progressivamente. Bisogna lavorare nella direzione della collaborazione tra Stati Alpini nel settore dei trasporti ferroviari regionali ed è in quella direzione che verrà ad aprirsi la nuova attività dell’associazione senza sostituirci alle istituzioni. Sarà la cultura lo strumento di lavoro e mobilità significa dare spazio alla cultura.
La partecipazione al convegno è libera e gratuita».

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