Famiglia in ospedale dopo un terribile schianto

A volte tra la vita e la morte è questione veramente di poco. Centimetri, a volte milimmetri, è sei salvo, basta poco è diventa una tragedia. Domenica sera due soli metri hanno fatto la differenza tra un incidente fortunatamente senza gravissime conseguenza e una vera e propria «strage».

Poco prima delle 22 un automobilista di circa 40 anni residente a S. Tomaso stava scendendo da Nago verso Torbole al volante della sua Chevrolet «Captiva» quando più o meno a metà del rettifilo che porta al trivio ha accusato un colpo di sonno ed è andato a sbattare violentemente contro il muretto in pietra e la sbarra d’acciaio che dovrebbero fungere da guard-rail per proteggere le auto dalla scarpata a fianco della sede stradale.

L’impatto è stato decisamente forte e la parte anteriore dell’auto è andata distruttura. Il conducente non si è fatto nulla di grave (comprensibile spavento a parte) mentre la moglie (46 anni) e le due figlie (rispettivamente di 18 e 9 anni) hanno riportato traumi e ferite che hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza e il ricovero per accertamenti e cure al pronto soccorso di Arco.

Ma lo schianto di domenica sera poteva avere conseguenze ben peggiori. Se il colpo di sonno e la conseguente sbandata fossero arrivati due metri prima, in quel punto non c’è nessuna protezione e l’auto sarebbe precipitata lungo il pendio che fiancheggia la sede stradale.

Sul posto per i rilievi di rito gli agenti della Polizia Stradale di Riva del Garda, oltre ai Vigili del fuoco volontari di Riva per la pulizia sede stradale e al personale di Trentino Emergenza 118 di Arco. Trenta giorni di prognosi per la moglie in seguito alla frattura della clavicola, 5 giorni per le figlie e il marito che era al volante.

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