Sul lungolago di Molina tagliati platani monumentali

di Paola Malcotti

Del taglio di quegli alberi se ne era discusso già più volte, anche in passato, tanto che alla fine amministrazione comunale e Museo delle palafitte erano giunti ad un accordo che da un lato avrebbe dovuto assicurare la salvaguardia del filare di platani che costeggia il tratto di strada tra il capitello di san Giovanni e l’entrata della struttura museale, e dall’altro permettere al cantiere allestito per sistemare il lungolago di Molina di realizzare il nuovo marciapiede previsto nel progetto utilizzando una parte del terreno di proprietà del Muse. Peccato che però oggi di quegli alberi non vi sia più traccia. Nei giorni scorsi la ditta incaricata dagli uffici tecnici del comune ha provveduto all’abbattimento di tutti gli esemplari. Il lavoro, eseguito a cavallo dello scorso fine settimana, ha lasciato però - com’era da aspettarselo - dell’amaro in bocca ad alcuni residenti, operatori economici e turisti. Che non hanno mancato di chiedersi se non ci fosse stato altro modo per salvare le piante che, seppur ad alto fusto e con le radici sporgenti, erano sane e per decenni avevano resistito ad asfalto e intemperie.
«Il lavoro di rifacimento del marciapiede era stato inserito ancora nel progetto originario, risalente a diversi anni fa, previo allargamento dello stesso al fine di superare le barriere architettoniche rappresentate dalla vecchia pavimentazione e dalle radici sporgenti degli alberi in questione - fa sapere l’assessore alle opere pubbliche Roberto Sartori - La direzione del Muse, e quindi il Museo delle palafitte, aveva ceduto all’amministrazione comunale la fascia di terreno necessaria al raggiungimento delle misure previste dalle normative vigenti e, con il procedere del progetto delle ultime settimane, si è provveduto al taglio degli alberi preesistenti sia per rispettare quanto previsto nel piano sia per migliorare il paesaggio e di conseguenza il biglietto da visita del nostro lago e dell’area palafitticola. Una nuova piantumazione verde - precisa Sartori - verrà comunque garantita nelle aiuole spartitraffico che saranno presto realizzate tra il Museo e la strada, mentre nel momento in cui la direzione ce ne farà richiesta sarà nostra premura assicurare, tramite nuove piantumazioni di esemplari ad alto fusto, un’ombreggiatura vegetale che in estate favorisca l’attività didattica all’aperto».

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