Duemila piante di castagne, l'"oro" di Drena

di Daniele Ferrari

Oltre un quintale di caldarroste servite nella sala polivalente, un ricco mercatino nel parco comunale, e una manifestazione che ha unito le tante associazioni di Drena.
Successo domenica nella piccola comunità del Basso Sarca per la 48ª edizione di «Maroni in Festa», il tradizionale evento dedicato alla riscoperta dei secolari castagneti del territorio (quasi 2000 piante), i suoi gustosi prodotti autunnali (il marone di Drena), e le proposte gastronomiche e dell’artigianato locale.
«Sin dal mattino oltre una trentina di persone ha affrontato la passeggiata sul “Cammino dei Ricci” con il naturalista Alessandro Marsili - spiega il presidente della Pro Loco Drena Antonio Leonardi che ha coordinato l’evento con l’associazione “Tutela del marone di Drena” - nonostante il maltempo dell’ultimo week-end di ottobre non ci siamo arresi e abbiamo voluto riproporre questa manifestazione che da alcune edizioni vede la collaborazione di molti gruppi ed associazioni locali, impegnati nel proporre gustosi menù ed abbinamenti a base di castagne e prodotti dell’autunno (dalle zucche, al miele a molti dolci e birra di castagne)».
Così durante l’intera giornata una decina di stand ha presentato i prodotti tipici e manufatti artigianali, grazie alla sinergia nata tra Pro Loco, associazione “Tutela del marone di Drena”, Comitato Turistico, “Drena oltre i Confini” e locale Gruppo Alpini. Nel pomeriggio spazio alle spettacolari esercitazioni delle unità cinofile dei volontari «Vocis - Cani da ricerca», con la conclusione affidata alla musica di Leonardo Lever e allo spettacolo della gruppo «Fuori Quota» dal titolo «Le streghe viste da un altro punto di vista».
«I castagneti ed i tipici maroni sono l’elemento naturale distintivo del nostro territorio - ha commentato il sindaco di Drena, Tarcisio Michelotti - un prodotto che da quasi 50 anni viene festeggiato con un evento ed un week-end ad esso dedicato, coinvolgendo tutte le associazioni locali in una vera festa di comunità. Castagneti che possono rappresentare anche occasione di tutela e rilancio del nostro territorio e nuove opportunità di sviluppo ed integrazione economica per tante famiglie e giovani locali».

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