Drena, camping resort Bene la prima stagione

Primo, soddisfacente, giro di boa per il «Camping resort Drena», che lo scorso 28 luglio ha aperto al pubblico. Un’inaugurazione attesa da anni per un’operazione che aveva dato non pochi grattacapi al sindaco di Drena, Tarcisio Michelotti. Ma finalmente il sorriso è tornato, anche perché Ivan Fontana, il primo gestore in assoluto del campeggio a tre stelle, è partito con il piede giusto. «Siamo contenti, l’inizio è stato buono» racconta Fontana, che assieme a Cinzia e Consuelo, moglie e figlia, ha dato avvio a questa sfida.
Il campeggio, di proprietà comunale, realizzato dall’amministrazione ma rimasto per troppi anni fermo con diversi bandi a vuoto, è incastonato sulla cresta montuosa sopra Drena, di fronte al castello, diecimila metri quadrati immersi nel bosco. La gestione in giugno è stata affidata per 12 anni a Fontana, titolare del bar Perini a Trento.
«In questi primi mesi - spiega Fontana - abbiamo inquadrato il target giusto, quello di chi vuole relax e  sport. Un campeggio più per le coppie che per le famiglie o per le famiglie con bambini già grandicelli. Agosto e settembre sono andati molto bene. Abbiamo sistemato anche delle tende attrezzate tipo indiane o glamping, una nuovo modo di fare campeggio, sono tende con pavimentazione in legno, un minimo di comfort, riscaldamento, fornello, frigo. Offriamo bike a noleggio e facciamo molta promozione in rete». Un avvio promettente: «Noi siamo felici - commenta il sindaco - anche perché il campeggio diventa un volano per la socialità e l’economia del paese. Fontana si è anche preso in gestione il campo sportivo e organizza tornei. Tutto questo movimento è vita per Drena. Fontana ci sa fare si sta mostrando persona seria e professionale. Dal 2020 il Comune poi , al di là dell’indotto che crea il camping resort, avrà anche delle entrate dirette», il canone è di 10 mila e 100 euro l’anno.
Il campeggio ha un bar aperto al pubblico e a breve anche sauna e bagno turco, che verranno dotati di un igloo trasparente esterno, saranno a disposizione del pubblico. «Teniamo aperto tutto l’anno anche perché abbiamo le casette che sono vere e proprie villette riscaldate. All’ultimo dell’anno abbiamo già pieno». La chiusura del castello e della ferrata non ha aiutato, «è vero ma siamo contenti della bella collaborazione con il paese e sono molto positivo sul futuro. La ferrata verrà riaperta presto. Per me e la mia famiglia è una bella dimensione, più a contatto con la natura».

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