«Bandiera nera» di Betta, sindaco contro i Comitati

di Roberto Vivaldelli

Linfano, «Legambiente» risponde alla lettera ufficiale inviata nelle scorse settimane dal consiglio comunale di Arco dopo l’assegnazione della «bandiera nera» per i progetti di sviluppo dell’area di proprietà di «Amsa srl».
«Desideriamo evidenziare - scrivono Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi Legambiente e Andrea Giacchetti, presidente del circolo di Trento nella comunicazione inviata al sindaco Alessandro Betta - come la scelta di assegnare la “bandiera nera” al progetto in questione sia stata realizzata in seguito alla lettura della documentazione disponibile oltre che ai contatti avuti con ambientalisti locali del Comitato salvaguardia dell’olivaia cui non abbiamo partecipato non avendo  rappresentanti attivi in zona. Abbiamo analizzato la storia in base a resoconti di stampa e atti documentati e riteniamo sia stato fatto un errore pesante in termini di consumo di suolo. Desideriamo sottolineare che per questo caso, come peraltro per tutti gli altri di “bandiere nere”, il giudizio sia unicamente relativo al progetto in questione e non all’operato del Comune che sicuramente potrà vantare operazioni più meritorie».
Tuttavia, osservano, «nella fattispecie crediamo si sia andati contro la tutela del suolo e, se da parte dell’amministrazione di Arco c’è il desiderio di arrivare ad un confronto, ci rendiamo disponibili per un incontro».
Il dossier «bandiere verdi e nere» di Carovana delle Alpi, spiegano, «viene pubblicato ogni anno dopo un lungo periodo di confronto tra circoli e direzione nazionale. Dalla sintesi di questo processo emergono le buone e cattive pratiche che intendiamo evidenziare su scala nazionale con la pubblicazione del dossier. Il dibattito - sottolineano - non coinvolge il comitato scientifico di Legambiente, organo unicamente di consulenza e ricerca».
Il sindaco Alessandro Betta però non ci sta e passa al contrattacco. Al primo cittadino non è affatto piaciuto il metodo con il quale la nota associazione ha formulato il giudizio sui progetti di sviluppo dell’area del Linfano e attacca le associazioni ambientaliste colpevoli, a suo dire, di trasmettere una cattiva immagine di Arco: «Emerge chiaramente che il Comitato olivaia ha fatto arrivare a Legambiente questa segnalazione - afferma il primo cittadino - invece che promuovere le bellezze del nostro territorio si cerca sempre di far passare un’immagine negativa. Per l’ennesima volta un lavoro atto a screditare questa città e quest’amministrazione comunale con chiare finalità politiche. Perché trattasi di atti politici, null’altro. Inoltre - sottolinea il sindaco Betta - contestiamo il metodo, che ha portato a un giudizio del tutto superficiale sulla partita del Linfano. L’amministrazione comunale intende proseguire il percorso e vuole incontrare Legambiente per un confronto e un chiarimento».
Alla fine di aprile, Amsa ha annunciato di guardare con interesse alla realizzazione di un parco verde a Linfano, sullo stile del Giardino Sigurtà o del parco botanico di Castel Trauttmansdorff di Merano.

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