Il wakeboard irrompe nella placida baia di Pur

di Paola Malcotti

«Sarà una struttura smontabile, composta da due torri alte sei metri, con struttura in acciaio, removibili nel periodo invernale, ancorate a terra da due blocchi di cemento di un metro cubo circa, anch’essi sgombrabili, che tramite un cordino in metallo lungo un centinaio di metri permetterà a chiunque (bambini compresi) di scivolare sul lago nei mesi estivi, divertendosi». Spiega così il sindaco Renato Girardi il progetto per la realizzazione di un centro per il wakeboard a Pur che in queste ultime ore non ha mancato di accendere la polemica sulle pagine dei social network. A lasciare perplessi molti ledrensi (e turisti affezionati alla valle), è il luogo individuato per la creazione dell’opera, che già a partire dalle prossime settimane darà avvio alla pratica di uno sport acquatico di nuova generazione, nato dalla fusione tra lo sci nautico e lo snowboard - ovvero la piccola insenatura situata all’entrata della piana di Pur, a lato della strada, un angolo discreto del litorale scelto da diversi bagnanti proprio perché distante dalla folla delle spiagge maggiori.

«L’opera ha già ricevuto il via libera da parte dei Bacini montani e dei Servizi provinciali competenti mentre noi abbiamo rilasciato una concessione quinquennale - continua Girardi - Abbiamo dato il benestare in un’ottica di rilancio dell’intera zona, che col ripristino della spiaggia, il rifacimento dell’area per i cani, la realizzazione di servizi wc-docce, di nuovi parcheggi e la sistemazione della pineta  punta a riqualificare Pur, considerata la chiusura di bar, negozi, alberghi. A chi ha espresso preoccupazione rispondo che la nuova attività non interferirà con la fruizione della spiaggia o il transito di barche e che l’impatto ambientale sarà zero».

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