Il nuovo rifugio Marchetti Inaugurato il primo maggio

Il primo maggio, satini e appassionati di montagna sono saliti numerosi, c’erano oltre quattrocento persone, ai 2012 metri del rifugio Prospero Marchetti, poco sotto la vetta (2060 metri) dello Stivo, per la festa di inaugurazione.


Il Marchetti è stato ristrutturato e riaperto già nel gennaio di quest’anno con la gestione affidata dalla Sat al giovane veronese Alberto Bighellini . I lavori sono stati importanti e la spesa, sostenuta dalla Sat, è stata di un milione di euro, con un contributo provinciale del 70%. Il rifugio, che porta il nome del primo presidente della Sat e cofondatore Prospero Marchetti, è stato sventrato, il pavimento e le pareti esterne sono stati coibentati. Nuovo e, anch’esso coibentato, il tetto. In questo modo la struttura è molto performante dal punto di vista energetico e l’edificio confortevole.

Nuovi gli impianti tecnologici: elettrico, alimentato da un serie di pannelli fotovoltaici con una capacità di produzione di 10 Kilowatt ed idrosanitari, realizzati con tecniche d’avanguardia. La sala è riscaldata da un impianto a pavimento a bassa temperatura, le stanze ed i bagni hanno radiatori e la cucina di ventil convettori. Il calore è fornito da dieci pannelli solari e da una caldaia a gasolio, utilizzata solo in caso di maltempo.


Il rifugio viene riscaldato anche in assenza del gestore. Il Marchetti, che durante questi lavori di ristrutturazione non ha avuto aumenti di volume, se non per alcuni locali tecnici, dispone di 25 posti letto. Più che raddoppiato infine il deposito dell’acqua che è passata dai 36 metri cubi agli attuali 82.


Per onorare la cerimonia del taglio del nastro sono saliti i vertici satini, con i due neo vice presidenti: Roberto Bertoldi ed Elena Guella , al loro primo evento ufficiale satino e l’ex presidente Claudio Bassetti . Numerosi i consiglieri ed i soci della sezione Sat di Arco guidati dal presidente Massimo Amistadi . La Sat di Arco teneva la gestione del rifugio fino al 2014, anno in cui è passato alla Sat centrale. Tra le autorità erano presenti il sindaco di Arco Alessandro Betta ed il vice sindaco di Ronzo Chienis Moris Benoni . In rappresentanza della provincia è salito il dirigente provinciale Romano Stanchina.

Roberto Bertoldi ha portato i saluti della neo presidente Anna Facchini, impossibilitata a salire ed ha sottolineato l’importanza del Marchetti, oggi struttura d’avanguardia e dei rifugi della Sat, patrimonio per i soci, i trentini e gli ospiti che frequentano le montagna del Trentino. Bassetti, sotto la cui presidenza si sono svolti i lavori, dal 2015 al 2017, ha ricordato come ci sia stata una forte volontà collettiva che ha permesso di velocizzare l’iter burocratico e progettuale del Marchetti realizzandolo in tempi molto brevi. Renzo Franceschini , presidente della commissione rifugi ha ricordato l’iter dei lavori ed ha ringraziato gli operatori e le aziende che hanno fatto i lavori: Casarotto costruzioni, Curzel per le opere in legno, Fratelli Modena, impianti idraulici, 3C impianti elettrici, Benoni per l’arredamento, Lagorair per i trasporti in elicottero. Don FrancoTorresani , parroco di Bolognano di Arco, che sale spesso essendo un forte skyrunner, ha, nel benedire la struttura, con un ramo di olivo e di pino mugo sottolineato il tema della pace e la bellezza del creato, richiamando l’Enciclica di Papa Francesco: «Laudato si».

La cerimonia è stata allieta dai canti del coro Castel di Arco. Una lunga fila di alpinisti ha percorso ieri, in una fredda mattinata primaverile, i sentieri che portano allo Stivo salendo dalla Val di Gresta, con la spettacolare vista sul lago di Garda e su Riva e Arco e da malga Campo, in una natura dove la vegetazione rinverdisce. Nei prati appena liberati, per via del caldo anomalo di fine aprile, dalla molta neve caduta nell’inverno e di cui vi è poca traccia, l’accesso al Marchetti e allo Stivo è ora facile con la meta di un rifugio accogliente.

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