Tra Canale e il lago di Tenno rimesso a nuovo un antico percorso

di Davide Pivetti

 Il Comune di Tenno è la prima amministrazione altogardesana che sviluppa con delle iniziative concrete gli ambiti strategici del Piano territoriale della Comunità di valle.
In particolare la giunta Frizzi sta portando avanti gli interventi all’interno dell’«Open Air Museum», ambito strategico riconosciuto nel Piano territoriale. Particolare attenzione viene data ad uno dei “sistemi” più importanti dal punto di vista ambientale, turistico e paesaggistico tennese, l’asse storico-naturalistico tra il laghetto e il borgo di Canale. Cioè tra uno specchio d’acqua alpino che qualche anno fa la Fondazione «Agnelli» aveva riconosciuto come il più pulito d’Italia e un agglomerato rurale che risiede stabilmente tra i cento «Borghi più belli d’Italia», arrivano l’anno scorso 14° nella kermesse televisiva di Raitre e poi 9° nella classifica generale.
Chiaro che per il futuro turistico (e quindi economico e sociale) della valle, due poli di attrazione così forti sono strategici e già si sta cercando di metterli in rete con altre preziosità della valle: Frapporta e gli scavi romani di San Martino soprattutto.
Nei mesi scorsi sono stati recuperati alcuni tratti di antica viabilità che porta a Canale da Ville del Monte, in questo periodo assieme alla Provincia e al Servizio Forestale si sta recuperando a verde un’ampia fascia di territorio che circonda il lago, fino quasi a Canale, da anni abbandonata e per nulla curata. Si sta completando la messa in sicurezza degli accessi al lago, funzionali anche per eventuali esigenze di primo soccorso, in particolare nella zona di maggior afflusso turistico e dove insiste anche una attività di ristoro.
Questa volta oggetto di attenzione è la viabilità storica che collega Canale con il lago di Tenno e Mattoni, passeggiata molto frequentata dai tennesi e dai turisti ormai in tutte le stagioni dell’anno, e che unisce appunto le due eccellenze tennesi.
Ad occuparsi del progetto è il vicesindaco Giuliano Marocchi, che oltre ad essere assessore ai lavori pubblici e urbanistica a Tenno, è anche presidente della Commissione urbanistica della Comunità.
«La Provincia, in particolare l’assessorato che si occupa del sostegno occupazionale e della valorizzazione ambientale ci ha confermato l’inserimento nella programmazione 2018 di questo intervento - spiega Marocchi - progettato e definito nei suoi aspetti tecnici dall’ufficio tecnico comunale nei mesi scorsi. Un intervento interamente finanziato dalla Provincia per oltre 150.000 euro».
Per Tenno il recupero, la sistemazione e la messa in sicurezza della viabilità storica tra Canale e la zona del lagoghetto rientra in quei percorsi di valorizzazione e riqualificazione “dell’esistente” inseriti nelle linee guida dell’«Open Air Museum». «Un’opera - aggiunge Marocchi - che con un bassissimo impatto ambientale servirà a dare un maggior e più pratico collegamento alle due importanti località del nostro territorio».
L’intervento avrà le caratteristiche del recupero a tratti dell’antico ciottolato, del posizionamento di barriere di protezione e quindi della miglior sicurezza dei passanti su tutto il tratto, per valorizzare il patrimonio ambientale e storico della zona. Tra l’altro in estate per «Rustico Medioevo» così come in inverno per i «Mercatini di Natale», ci sono intere comitive e centinaia di persone che lasciano l’auto o il bus al laghetto e raggiungono Canale a piedi proprio lungo quella direttrice di antica viabilità.
«Sempre di più il collegamento sta diventando funzionale ed importante e rendere l’offerta turistica del nostro territorio ancora più completa - commenta il vicesindaco - di fatto inserendo in un unico ambito turistico aspetti storico colturali di Canale con aspetti più turistico ambientali che contraddistinguono il lago. Peraltro all’interno dell’Open Air Museum questo non è il solo collegamento cui stiamo pensando. Ragioniamo infatti anche per creare altri percorsi pedonali, sicuri, inseriti nel nostro  territorio in tutti i suoi ambiti, che attraversino più frazioni e servano a valorizzare le tipicità del nostro territorio per promuoverlo in maniera complessiva».

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