Il broccolo di Torbole sarà studiato all'università

di Elena Piva

NAGO TORBOLE - Coltivato sin dal 1600, il broccolo di Torbole è oggi una perla del territorio dell’Alto Garda. Soprannominato «figlio del vento» grazie all’azione esercitata dalla brezza del Pelèr, sarà celebrato sabato 20 gennaio sul porto di Torbole. L’ottava edizione de «La Festa del Broccolo», organizzata dagli Alpini, comincerà alle 12; in caso di pioggia, il giorno successivo.
«Auspichiamo il superamento delle 600 presenze dello scorso anno - ha detto Claudio Mandelli, alpino e assessore delegato ai rapporti con i cittadini - manterremo negli anni il menù della giornata per promuovere al meglio questo storico ortaggio». Lo chef Graziano Pedrazzoli, del «Piccolo Mondo», preparerà l’orzotto con 200 chili di broccoli e i crostoni con il pesto di foglie di broccolo nella cucina dell’Hotel Benaco. Il dolce, una crostata di mela, zenzero e broccolo, sarà sfornato dallo chef Marcello Franceschi del Forte Alto. Durante la manifestazione, in cui collabora l’associazione «Galeeando» e il Comitato «Sbigolada», si potrà acquistare il broccolo crudo e recuperare le ricette dei piatti.
«Appoggio ampliamente questa manifestazione - ha commentato il vicesindaco Luigi Masato - si tratta di valorizzare un prodotto salutare e ricco di antiossidanti».
Il comune di Nago-Torbole ha firmato un protocollo con l’università di Trento e l’Istituto di San Michele all’Adige per effettuare un’analisi sull’ortaggio. Presidio Slow Food, il broccolo di Torbole è considerato prodotto d’élite anche fuori zona e ha conquistato lo chef Giorgio Branchesi che lo ha utilizzato nel programma «Giorgione. Orto e Cucina» di Gambero Rosso.
«Nel 2008 siamo partiti con 2.000 broccoli - ha spiegato Ruggero Bellotti del Comitato del Broccolo - quest’anno, grazie a Aldo Rosà e Aldo Miorelli ne sono stati raccolti 120.000. Sono orgoglioso di sentire un numero così alto».

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