Nago, emergenza in gravidanza ma senza piazzola per l'elicottero

 Serata molto movimentata quella di domenica a Nago. La consueta quiete serale del borgo altogardesano (non c’è anima viva in giro nelle sere di gennaio, comprensibilmente) è stata turbata dal gran movimento di mezzi di soccorso intervenuti in paese per soccorrere una donna in gravidanza.

La chiamata alla centrale unica del soccorso (che ora risponde al numero 112 per tutti i casi di emergenza) riferiva di dolori tali da rendere necessario il trasferimento in un ospedale attrezzato per l’attività ginecologica e ostetrica. Non potendo più, ormai da un anno e mezzo, contare sulla disponibilità del reparto altogardesano, smantellato nella sua reperibilità per le emergenze assieme al punto nascite, è stato necessario attivare il complesso protocollo che l’Azienda sanitaria ha elaborato per situazioni di questo tipo.

Una volta ricevuta la chiamata di soccorso l’elicottero dei vigili del fuoco è decollato dall’aeroporto di Mattarello atterrando al Santa Chiara di Trento dove ha caricato personale medico specializzato in questo tipo di emergenze. Poi è ridecollato verso la Busa, ma non potendo atterrare a Nago - dove al momento non esiste una piazzola adibita al volo notturno dell’elisoccorso - ha dovuto posarsi al campo sportivo di Riva.

Qui sono arrivati i vigili del fuoco rivani, che hanno caricato l’equipe medica e l’hanno trasferita sempre in emergenza a Nago. Una volta prestate le cure del caso e stabilizzata la situazione, la donna è stata caricata sull’ambulanza e trasferita via terra fino a Riva, da dove poi ha raggiunto in volo con l’elicottero il S.Chiara raggiungendo finalmente il reparto di ostetricia. 

Un altro trasferimento di una donna in gravidanza è di pochi giorni fa, questa volta però da ospedale a ospedale (da Arco a Trento) quindi con tempi complessivi inferiori. Mentre è di dicembre il caso - che ha suscitato anche reazioni politiche - della donna arcense che ha partorito in ambulanza perché con la neve l’elicottero non è potuto intervenire per trasferirla in tempo a Trento.

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