Duplice tragedia a Tenno: morti due giovani fidanzati

AGGIORNAMENTO:  «Quando ho visto la notizia sui siti web, sono corso dai carabinieri con mia moglie a raccontare che aveva acquistato proprio la mattina una pistola». A spiegarlo è Alessandro Guerini, dell’armeria Armi Guerini a Roncone, dove Mattia Stanga ieri ha comprato la pistola con cui poche ore dopo ha ucciso a Tenno la fidanzata Alba Baroni e se stesso.

«Era la prima volta che lo vedevo - racconta - ma sapevo chi fosse, perché conoscevo il padre, che è un cacciatore e che veniva sempre da me. Il ragazzo era normalissimo e gentilissimo.
Gli ho fatto vedere due o tre modelli e ha scelto quello che costava meno. Ha comprato anche dei proiettili, per andare a sparare al poligono».

Il negoziante si è detto molto colpito dall’accaduto e ha sottolineato: «Avevano l’età dei miei figli».

AGGIORNAMENTO:  Sono quattro i colpi di pistola che hanno raggiunto la giovane uccisa ieri dal fidanzato a Tenno, in Trentino, che poi si è sparato. Lo rileva l’autopsia effettuata stamani a Riva del Garda dal medico legale, presenti i carabinieri della scientifica.
Alba Chiara Baroni, 22 anni, ha ricevuto tre colpi sul corpo e uno, quello mortale, alla testa. Uno dei tre proiettili che l’hanno raggiunta al corpo è uscito poi dalla finestra del bagno, per conficcarsi in un muro esterno. Tutto ciò, riferiscono i carabinieri, dopo una lite e una colluttazione che sembrano avvenute nella camera da letto, prima di arrivare al bagno del piano superiore dell’abitazione, dove i corpi sono stati trovati.

Per Mattia Stanga, 24 anni, l’autopsia conferma un solo colpo, mortale, alla testa. L’arma del resto è stata ritrovata ancora impugnata dal giovane.
Non c’è ancora il nulla osta per la sepoltura della coppia, ma dovrebbe arrivare a ore.

AGGIORNAMENTO:  La pistola con cui Mattia Stanga ha ucciso ieri la fidanzata Alba Baroni e si è tolto la vita, è stata acquistata dal giovane ieri mattina.

L’ha comprata intorno alle 11 in un’armeria di Roncone, nelle Valli Giudicarie, dopo essere uscito dal turno di notte alla cartiera di Riva del Garda. Il ragazzo, con regolare porto d’armi per uso sportivo, era già in possesso di un fucile.

I carabinieri intanto stanno attendendo i risultati delle verifiche sui tabulati telefonici dei due giovani, per cercare di ricostruire i momenti prima della tragedia. Tra le ipotesi degli investigatori il fatto che il ragazzo avesse chiamato la fidanzata per un’urgenza o forse minacciando di farla finita, dal momento che l’auto di lei è stata trovata con una portiera lasciata aperta, a segnalare la fretta di entrare nell’abitazione del ragazzo. (1° agosto 2017, ore 12.50)

AGGIORNAMENTO: «Erano persone oggettivamente limpide, inserite nella comunità. È davvero difficile da credere, è un dramma che ferma il tempo, al punto che non si capisce se sia un incubo o realtà». Le parole sono del sindaco di Tenno, Gian Luca Frizzi, a proposito dell’omicidio-suicidio che ha visto la morte oggi di due giovani del paese trentino.

Una dichiarazione non differente da quella di altri residenti, increduli e insieme addolorati, accanto ai genitori dei due ragazzi e agli altri parenti.

AGGIORNAMENTO: Gli spari che hanno allarmato i vicini di casa dei due giovani trovati morti a Tenno, in Trentino, sarebbero stati almeno quattro. Un segno di un proiettile, uscito probabilmente dalla finestra del bagno, è visibile su un muro all’esterno della casa. Oltre al rumore dei colpi sono state sentite però anche delle grida, tanto che i vicini di casa hanno pensato a una rapina in corso.

La pistola, di fabbricazione cinese, calibro 9 per 21, risulta una tactical sdm xm9, che il giovane si è rivolto alla testa dopo avere ucciso la fidanzata. Era detenuta regolarmente.

Il ragazzo lavorava nella cartiera di Riva del Garda, nella sede di viale Rovereto, e la giovane come barista. In paese la gente sapeva che i due avevano in progetto di andare a convivere.

Non emergono al momento elementi sul movente del gesto, intanto sono stati disposti anche accertamenti sui loro telefoni, per cercare di ricostruire le ragioni dell’accaduto.

AGGIORNAMENTO: I due giovani si conoscevano fin da bambini.

Il ragazzo, anche vigile del fuoco volontario, aveva lavorato la notte nelle vicine cartiere, poi era rincasato. La ragazza risulta arrivata dopo nell’abitazione.

L’ipotesi è che si sia consumata l’ennesima lite e che l’omicidio-suicidio sia avvenuto al piano di sopra perchè la ragazza avrebbe cercato di sfuggirgli, andando nel bagno.

Gli ultimi accertamenti sulla dinamica sono attesi per domani, con gli esiti di alcuni rilievi tecnici, quando verrà eseguita anche l’autopsia sui due corpi, disposta dal sostituto procuratore Valerio Davico, presente oggi sul posto coi carabinieri.

AGGIORNAMENTO: I carabinieri confermano l’ipotesi dell’omicidio-suicidio per la coppia di giovani. L’episodio è avvenuto poco dopo le 14 e alle 14.30 dei vicini hanno chiamato i carabinieri.

La conferma giunge dai rilievi effettuati sul posto dai militari della compagnia di Riva del Garda, comandati dal capitano Marcello Capodiferro, e dai colleghi del nucleo investigativo provinciale, guidati dal capitano Andrea Oxilia.

«I ragazzi sono stati trovati nel bagno al piano superiore della casa - hanno spiegato - e l’arma risulta del giovane. Una pistola per uso civile, sportivo. La dinamica appare chiara».

Sarebbe stato quindi lui a sparare, prima alla fidanzata, poi a se stesso.

AGGIORNAMENTO: Erano fidanzati da sei anni i due giovani trovati morti stamani a Tenno, in Trentino, nell’abitazione del padre di lui. Si tratta di Mattia Stanga, 24 anni, e di Alba Chiara Baroni, 22 anni, una coppia nota in paese e che, secondo quanto appurato dai carabinieri, avrebbe avuto qualche diverbio negli ultimi giorni. Discussioni note anche ai familiari, che però non avevano ipotizzato un simile epilogo L’abitazione, di proprietà del giovane, si trova nella parte bassa di Tenno, la zona residenziale.

AGGIORNAMENTO: Le vittime sono due giovani, uno di 24 anni e l’altra di 22 anni, del posto.

L’ipotesi al momento più accreditata dagli investigatori è quella dell’omicidio-suicidio.

Duplice sconcertante tragedia poco fa in un'abitazione di Tenno.

I carabinieri di Riva del Garda sono saliti nel paese altogardesano in seguito ad una segnalazione secondo la quale si sarebbero uditi colpi di arma da fuoco provenire da un'abitazione privata.

Purtroppo, una volta sul posto e aperta - con l'ausilio dei vigili del fuoco volontari - la porta di un appartamento  nella zona nuova e residenziale del capoluogo di valle, i militari dell'Arma si sono trovati di fronte i corpi di due giovani fidanzati entrambi ormai senza vita.

Nella stanza sarebbe stata rinvenuta anche un'arma.

Difficile al momento sapere qualcosa di più sulla dinamica e sulla volontarietà del gesto.

Sul posto oltre ai carabinieri di Riva anche i vigili del fuoco volontari di Tenno, la Croce bianca Alto Garda. Pochi minuti fa è arrivato anche il sindaco di Tenno, Gianluca Frizzi.

La notizia della duplice tragedia sta facendo il giro, in questi minuti, del tennese e dell'Alto Garda: sconcerto, incredulità i sentimenti di chi ha appreso una notizia che, infatti, sembra incredibile per la tranquilla comunità tennese.

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