Raccolta olive da record, mai così tante in Trentino

Le olive in Trentino, 2.034 tonnellate: record di produzione dal 1974. I dati raccolti nell’Alto Garda dalla Fondazione Edmund Mach (Fem) confermano l’ottima annata 2016 per gli olivicoltori della piana del Basso Sarca «che risulta essere la più produttiva, dal 1974, ma con buona probabilità - dice Fem - anche dal 1936, considerata l’assenza di dati del periodo 1961-1973. Il dato supera fortemente la media delle ultime cinque annate che risulta pari 1.614 tonnellate di olive».

La produzione di olio, 271,3 tonnellate, è stata molto buona e ampiamente superiore alla media degli ultimi 5 anni (233 tonnellate) ma penalizzata da una resa di estrazione piuttosto bassa (13,3%), causata dalla prolungata siccità di settembre e inizio ottobre, proprio nel periodo di maggior sintesi e accumulo di olio nelle olive.

«Il merito del boom 2016 di produzione di olive - spiega il tecnico del Centro trasferimento tecnologico, Franco Michelotti- è da attribuire, soprattutto, a un generale miglioramento della conduzione degli oliveti, in particolare una più frequente e meno intensa potatura, una maggiore attenzione alla fertilità dei terreni e sostegno alla crescita vegetativa delle piante e una maggiore precisione nella difesa dalla mosca olearia, oltre che alla crescita di nuovi impianti e all’andamento stagionale favorevole in fase di fioritura e allegagione».

È stato lunedì 12 dicembre, che si è festeggiata all’Agraria di Riva del Garda, il traguardo del milione di kg di olive frante, un record tagliato con le olive di Livio Mazzoldi, socio storico della cooperativa, uno dei 1.800 soci olivicoltori dell’Alto Garda trentino.

«Anche per noi - osserva Furio Battelini, responsabile tecnico dell’Agraria di Riva - è stata un’annanta molto buona. Il danno da siccità per un settembre senza precipitazioni, si è poi assorbito con le prime piogge d’autunno: l’olivo ristabilisce subito l’equilibrio idrico interno. La temuta mosca è stato controllata. E mentre in Italia - continua Battelini - l’annata è stata molto scarsa, qui da noi c’è stato un record con 10.200 quintali raccolti. E siamo contenti della qualità del prodotto, come tutti i frantoi. Purtroppo la resa non è stata all’altezza, contro il 16,5% del 2015 abbiamo registrato un 13,5% dovuto in particolare alla siccità di settembre».

«Le olive sul Garda - spiega il direttore di Agraria di Riva, Massimo Fia - ce le abbiamo abbiamo solo noi perché il resto del lago è stato vittima dei forti attacchi della mosca olearia che noi abbiamo contrastato con le trappole e la consulenza della Fem. Anche nel resto dell’’Italia si è prodotto poco (-30%) e con scarsa qualità: solo noi, la Maremma, il Grossetano e poche altre zone si sono salvate. La nostra qualità è alta. Visto come va nel resto del mondo, noi siamo contenti; e ringraziamo per l’ottimo lavoro agricoltori, Fem e Agraria».

Quanto al mercato: «È buono - dice Fia - penso che l’olio non abbia problemi di vendita anche se i nostri prezzi sono sostenuti. Qualche anno fa eravamo marziani ma ora facciamo scuola. La gente ha capito che se vuoi un extravergine devi pagarlo sopra i 7-8 euro al litro, al di sotto... non dico nulla». «Il nostro olio - conclude Battelini - riscuote successi e ottiene riconoscimenti; è molto richiesto pure all’estero».


VIDEO: LA RACCOLTA DELLE OLIVE IN BUSA
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