Incendio sopra Barcesino Fiamme per un chilometro

Elicotteri all'opera questa mattina sopra Molina di Ledro per domare le fiamme divampate ieri sera poco dopo le 18.30. Il vento ha creato non pochi problemi ai vigili del fuoco della Val di Ledro. L'incendio si è sprigionato ai piedi del versante sud del monte Cima Oro, nella zona tra la Val d'Era, Pascala e la valletta di Barcesino. 

Due i fronti che in poco tempo si sono diramati dal primo focolare e che con il passare delle ore si sono estesi verticalmente, interessando due aree distinte, entrambe caratterizzate da vegetazione cedua, mughi ma soprattutto rocce e pietrisco.

Pur raggiungibile tramite una strada tagliafuoco, la zona impervia, l'oscurità e il forte vento in quota hanno limitato fin da subito le difficoltose operazioni dei pompieri, mentre le basse temperature (attorno alle 20 di ieri sera la colonnina di mercurio segnava già -10° C) hanno reso problematico l'utilizzo di autobotti e naspi, poiché l'acqua belle tubazioni avrebbe potuto ghiacciarsi. 

Una trentina i Vigili del fuoco volontari dei Corpi di Molina, Pieve, Concei e Bezzecca che - coordinati dal vice-ispettore distrettuale Renato Santi e dal comandante di Molina Angelo Maroni - sono hanno lavorato con zapponi, soffiatori e motoseghe allo scopo di pulire il più possibile i lati esterni dei due fronti dal materiale legnoso e dal fogliame, in modo da contenere l'allargamento dell'incendio. 

Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. Pompieri ancora al lavoro.

Non si esclude l'origine dolosa.

Tutti i dettagli sull'Adige in edicola.

Fotoservizio Salvi


LA SITUAZIONE

Dagli ultimi giorni del 2016 ai primi dell'anno nuovo nell'Alto Garda e Ledro è stato tutto un ripetersi di incendi boschivi più o meno estesi.

Fiamme in Braila, roghi a Tremosine e Tignale, quindi in Tremalzo e ora anche nella parte orientale della Val di Ledro sopra l'abitato di Barcesino. Senza dimenticare quelli che hanno interessato capanni degli attrezzi nella zona di Arco, con manufatti distrutti dalle fiamme.

Purtroppo la siccità che anche in questo inverno caratterizza tutto il Trentino pone le condizioni ideali per incendi di questo tipo, sia accidentali (come quelli prodotti a Capodanno probabilmente da fuochi d'artificio e lanterne) sia dolosi. 

comments powered by Disqus