Altro che «fuochi silenziosi» Gaffe del Comune, è polemica

L'amministrazione di Torbole aveva pubblicizzato un evento a misura di animali domestici. Ma i botti sono stati quelli di sempre

di Chiara Turrini

Dovevano essere silenziosi, i fuochi d'artificio che l'altra sera hanno illuminato la notte di Torbole, ma il rumore c'è stato, eccome, e dal fragore dei botti si è passati subito a quello delle polemiche. Sono stati sparati botti «a basso impatto» (praticamente i soliti, tolti due o tre spari in testa e in coda allo spettacolo), per una spesa di circa 15.000 euro.

Quelli «silenziosi» (per davvero) sarebbero costati più del doppio. Peccato però che la pubblicità arrivata alla gente sia stata quella di una serata senza fragore, a misura di cane.

«Siamo dispiaciuti, abbiamo agito in buona fede - commenta il vicesindaco Luigi Masato, che si è occupato dell'organizzazione - pensavamo che fossero davvero a basso impatto». Sinceramente rammaricato, sottolinea che si è cercato di ottenere il meglio con le risorse a disposizione.  

L'amministrazione comunale aveva espresso la volontà di offrire uno spettacolo a basso impatto acustico, per la serenità degli animali domestici e soprattutto dei loro padroni. Al posto degli scoppi, la musica diffusa dalle casse poste di fronte al circolo surf avrebbe dato un tono elegante all'iniziativa. Ma domenica sera, dopo il concertino jazz in piazza Lietzmann, si è scatenata la tempesta di decibel pirotecnici. Nel frattempo, in tanti erano arrivati alla festa torbolana con il cane oppure senza, lasciati gli animali serenamente a casa, «ché tanto i fuochi son silenziosi».

E invece. Risultato: bestie spaventate, padroni inferociti. Non solo i proprietari di animali: la domanda «ma come, non erano silenziosi?» serpeggiava un po' ovunque tra il pubblico. E quindi, per i padroni, obbligatorio dietrofront, allontanarsi dalla zona e calmare le bestie. Cani e gatti sono sensibili al frastuono dei botti, soffrono shock e traumi, diventano ingestibili e, alla peggio, scappano. Proprio per evitare tutto ciò, i fuochi senza rumore stanno prendendo piede in tutta Italia. 

Si era assicurata la silenziosità. Un errore di comunicazione che l'amministrazione ha pagato in tempo reale, al prezzo di decine di post di biasimo sui social network. Il tam tam ha raggiunto il sindaco Gianni Morandi, che ha risposto alle critiche.

«Evidentemente i veri fuochi eco-sostenibili sono quelli che non si fanno. - commenta dal suo profilo Facebook - Rivendichiamo comunque il tentativo di aver provato a rinnovare lo spettacolo e per questo ringrazio il vicesindaco nonché assessore al turismo Masato per il suo impegno. Spiace - continua - se tale tentativo non ha accontentato tutti e vedremo di migliorare ancora l'anno prossimo». Nei mesi scorsi il sindaco aveva paventato la possibilità di cambiare il format dell'evento, introducendo i giochi d'acqua, le cosiddette fontane, il cui impatto sonoro è sicuramente irrilevante rispetto ai fuochi. Il problema, in questo caso, sarebbe stato la visibilità, dato che solo chi si apposta sul fronte lago può godersi lo spettacolo. 

«Pensavamo che questi fuochi si sentissero molto meno, - dice Morandi a L'Adige - il rimbombo ha ampliato l'effetto. Spiace per i proprietari di animali, noi volevamo che la musica fosse preponderante. Molti invece hanno trovato sollievo proprio nel sentire quei botti perché convinti che siano l'essenza dei fuochi» precisa. E in merito agli attacchi arrivati sui social: « Rimane però un po' di rammarico per chi reagisce in maniera sproporzionata alla delusione con insulti ed ingiurie ad un fatto che alla fine ha comunque reso felici molte persone e bambini incantati dalla serata» conclude il sindaco.

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