Morire nel sonno a 48 anni Torbole piange per Gabriele

Gestiva la "Vecchia Torbole" ed era conosciuto anche per la passione per lo sport. Lascia la moglie e una figlia in tenera età

Torbole piange Gabriele Giovanazzi, 48 anni, da tre stagioni gestore della «Vecchia Torbole» in via Segantini, nel cuore del paese. Sposato con Micaela e papà di Jessica, Gabriele - «Lele» per gli amici - è andato a dormire la sera del 30 aprile per non svegliarsi più, e lasciare un'intera comunità spiazzata dalla scomparsa improvvisa.

Entusiasta del suo lavoro, umile e alla mano, dall'animo buono. Nato e cresciuto a Torbole, era molto conosciuto e apprezzato per le doti umane. La vita non era stata troppo generosa con Gabriele, ma dopo il dolore per la scomparsa prematura dei genitori aveva trovato serenità e soddisfazioni nel lavoro e nella famiglia. La crisi era poi arrivata a toccare il suo settore, ma senza scoraggiarlo. Si era reinventato come ristoratore tre anni fa, dopo una lunga esperienza come dipendente presso la «Crestani» e la «Marr», ad Arco. Aveva lavorato anche nel bresciano da pendolare, tornando infine nell'Alto Garda per restare. E allora la decisione di rilevare la «Vecchia Torbole»: si era buttato anima e corpo nella nuova avventura, senza mai perdere l'ottimismo. Era il suo sogno realizzato, quel localino in centro. Si dedicava alla sua bruschetteria e tavola calda con un amore secondo solo quello per Micaela e Jessica. 

Il primo di maggio è stata una festività triste per tutto il paese, con la notizia della tragedia diffusa rapidamente da internet e dal passaparola. Appassionato di ciclismo, un passato da calciatore con la maglia del Torbole. Anche la «Ac Nago-Torbole» gli ha mandato un arrivederci, ricordandolo con affetto: «Sempre cordiale e gentile. Pronto al saluto, a quattro chiacchiere in amicizia. Amava il suo paese, entusiasta del suo lavoro e adorava la famiglia. Troppo presto per un addio, ci ha lasciato ma il suo ricordo rimarrà sempre vivo in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e condividere con lui un pezzo di cammino».

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