Tre sottopassi per salvare i rospi

di Paola Malcotti

Tre sottopassi, per permettere agli anfibi di spostarsi dai rifugi invernali nel bosco alle zone umide del biotopo dell'Ampola. Sono terminati ieri i lavori approntati dalla Rete delle riserve delle Alpi ledrensi in collaborazione con la "Vallecos" di Claudio Leonardi, con la posa lungo i 500 metri di strada statale che scendendo a Storo costeggia il piccolo lago di tre stretti sottopassaggi, dotati di fessure di areazione per permettere la respirazione degli anfibi durante la traversata e rivestiti di guaina per impedire loro di ferirsi. Ma non solo: per indirizzare il flusso di rane, rospi, tritoni in queste gallerie "della salvezza", delle barriere di plastica sono state sistemate parallelamente alla strada, per aprirsi - a mò di imbuto - solo in concomitanza dell'ingresso ai sottopassi. 

Prendendo esempio da quanto già realizzato in altre zone del Trentino, interessate come il biotopo dell'Ampola da importanti presenze di anfibi, anche a Ledro ci si è attivati trovando ottimale la soluzione offerta dalle gallerie, che - soprattutto ad inizio primavera e con il favore del buio - permetterà d'ora in poi a questi animali di spostarsi dai rifugi invernali nel bosco ai siti riproduttivi delle pozze d'acqua, senza invadere la sede stradale. In questo modo si potrà non solo ovviare alla strage di animali, che ogni volta rimangono inevitabilmente schiacciati sotto le ruote dei mezzi, ma anche ai rischi di chi suo malgrado si trova al volante: impossibile per gli automobilisti evitare gli anfibi che, una volta investiti, fanno diventare la strada molto scivolosa e pericolosa.

Per garantire maggior sicurezza e favorire la conservazione della biodiversità del biotopo, la Rete delle riserve si è attivata ritenendo adeguata anche per questa zona la deviazione del flusso di rane e rospi al di sotto della carreggiata.

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