L'orso M49 è passato in Alto Adige Trovate le impronte a Malga Ora

di Nicola Marchesoni

Questa mattina Cristina Canal ha fotografato le orme di M49 a Malga Ora in provincia di Bolzano, vicino al confine con la trentina Val di Fiemme.

E' la conferma che l'orso ha superato la frontiera. Cristina Canal racconta che già questa mattina alle 7 a Malga Ora ha incontrato un forestale della Provincia di Bolzano lì per lo stesso motivo e con lui hanno verificato le impronte ed erano effettivamente di orso.

Fino  ieri dalla Provincia di Bolzano non confermavano il passaggio nel loro territorio di M49 comunicato dai colleghi trentini.

Una telefonata indesiderata. Ma in qualche modo attesa. E temuta. L’hanno ricevuta giovedì, l’assessore altoatesino all’Agricoltura e alle Foreste Arnold Schuler e Luigi Spagnolli, responsabile dell’Ufficio Caccia e Pesca di Bolzano. Dalla Forestale del Trentino, che li ha allertati per l’avvicinamento dell’orso M49 nel territorio di propria competenza. La loro parola d’ordine è una: nessun allarmismo.

«Per adesso - aveva detto Luigi Spagnolli - non c’è alcuna traccia della presenza di questo orso in Alto Adige. Da quando i nostri colleghi trentini ci hanno fatto sapere che l’esemplare fuggito dal Casteller negli ultimi giorni è stato visto non distante dal confine tra le due province, abbiamo potenziato i controlli. Una misura doverosa. Nulla di straordinario, intendiamoci. Siamo comunque tranquilli».

E aveva aggiunto: «Sarebbe auspicabile che M49 non venisse da noi. Se però dovesse succedere, dovremo confrontarci subito con il presidente Arno Kompatscher per capire come muoverci. Per sapere ad esempio cosa dobbiamo fare se il plantigrado si avvicinasse ai centri abitati». Oppure se diventasse un pericolo per l’incolumità pubblica. Se si dovrà cioè sparargli per ucciderlo, come ha ordinato in Trentino Maurizio Fugatti, oppure no.

L’ex sindaco di Bolzano ammette che l’esemplare in questione è particolare: «Ha indubbiamente una grande energia e personalità. Si muove parecchio e, dettaglio non secondario, come avvenuto pure sul Monte Corona, non deve faticare troppo ad alimentarsi in quanto nei boschi che frequenta ci sono numerose mangiatoie per ungulati piene di cibo. Ha vita facile insomma».
M49 non toglie il sonno nemmeno all’assessore Arnold Schuler: «Prima di decidere quali azioni mettere in atto per prevenire gli eventuali suoi danni in territorio altoatesino, aspettiamo che M49 arrivi da noi. Trovo sbagliato farsi dei problemi per qualcosa che ancora non esiste».

L’esponente della giunta diretta da Arno Kompatscher ribadisce gli stessi concetti espressi da Luigi Spagnolli: «Finora di concreto c’è una telefonata ricevuta dalla Forestale trentina. Stop. Se mai lo scenario dovesse cambiare e l’animale in questione riuscisse ad insediarsi in pianta stabile in provincia di Bolzano, saremo pronti ad intervenire con estrema velocità per individuare le giuste soluzioni».

La posizione di Arnold Schuler sul capitolo dei grandi carnivori è simile a quella del governatore Maurizio Fugatti: «Orsi e lupi non devono mai costituire un pericolo per le persone e non possono arrivare al punto da mettere a rischio l’economia di un territorio. Impensabile. Mi sento spesso con i miei colleghi della Toscana, esasperati per l’emergenza lupi. Non sanno come venirne fuori».
E conclude: «La Consulta ha appena giudicato legittime le leggi provinciali di Trento e Bolzano che autorizzano i rispettivi presidenti ad adottare provvedimenti riguardanti il prelievo, la cattura e l’eventuale uccisione degli orsi e dei lupi in determinati situazioni».

Questo potere, ricordiamo, per la Corte Costituzionale è diretto a prevenire danni gravi alle colture, all’allevamento e a garantire la sicurezza pubblica, quando non esista altra soluzione valida, ed è subordinato al parere preventivo dell’Ispra, l’organismo scientifico del ministero dell’Ambiente.

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