Pronto soccorso di Bolzano La Cgil chiede azioni urgenti

La Cgil-Agb chiede «interventi urgenti per risolvere le criticità del pronto soccorso di Bolzano».

Come evidenzia il sindacato «il ripresentarsi ciclico di questa problematica è la risultante di diversi fattori relativi all’organizzazione del sistema sanitario come una dotazione organica sottodimensionata rispetto al carico di lavoro e un numero di specialisti in emergenza e di medici di base inferiore alla reale richiesta».

Tra gli ambiti di intervento la Cgil-Agb individua proprio «il rafforzamento del pronto soccorso, come pure il potenziamento della medicina di base, la riduzione delle liste d’attesa per analisi e visite specialistiche e la prevenzione delle malattie croniche». Secondo la segretaria generale Cristina Masera e il segretario confederale con delega sociale Alfred Ebner, «particolare attenzione va posta proprio sulla politica dei ticket e su ulteriori forme di prevenzione».

La Cgil-Agb, da sempre schierata contro l’introduzione di ticket al pronto soccorso, valuta quindi positivamente l’annunciato annullamento delle multe per l’utilizzo improprio del pronto soccorso. Per Masera ed Ebner, si sarebbe trattato di un «intervento estemporaneo», che avrebbe «scaricato sui cittadini parte dei problemi irrisolti da tempo. Chiedere al cittadino l’autodiagnosi è inaccettabile e va soprattutto a scapito dei meno facoltosi, che avrebbero potuto rinunciare alle cure».

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