Boschi porta a Bolzano il «suo» Jobs Act

Il Jobs Act è stato al centro di due incontri avuti da Maria Elena Boschi questo pomeriggio, nell’ambito della sua campagna elettorale a Bolzano, uno con i sindacati e l’altro con Confprofessioni. Mentre tra i primi è prevalsa la richiesta di una riforma, gli altri hanno lanciato l’appello «giù le mani dal Jobs Act».


«Abbiamo condiviso la necessità di puntare alla coesione e alla concertazione tra le parti sociali in un clima politico segnato da incertezze e paure», ha commentato il vice presidente della Provincia di Bolzano Christian Tommasini (Pd) dopo l’incontro con i confederali, durato due ore, al quale ha anche partecipato il sottosegretario Gianclaudio Bressa, candidato a Bolzano all’uninominale per il Senato. Si stati toccati anche temi più locali, come l’autonomia, il doppio passaporto, la “provincializzazione” del Conservatorio di Bolzano e la migrazione.


Confprofessioni ha invece lanciato un appello in difesa del Jobs Act. «Diamo tempo alle riforme di continuare a dispiegare a pieno i propri effetti», è stato detto durante l’incontro con la candidata del Pd. «La prima applicazione del Jobs Act e le misure fiscali combinate con le politiche attive del lavoro hanno portato a 1 milione di posti di lavoro in più in tre anni, la maggior parte a tempo indeterminato», ha ribadito Confprofessioni.

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