Josef Mayr-Nusser è beato Si schierò contro i nazisti

Josef Mayr-Nusser, proclamato oggi beato, era nato nel 1910 a Bolzano in una famiglia di contadini profondamente credenti.

Fu dirigente dell’Azione cattolica della parte tedesca della diocesi di Trento nel 1934.

In occasione delle Opzioni in Alto Adige del 1939 si schierò con i Dableiber, ovvero coloro che, contrari all’emigrazione verso il Terzo Reich, vollero rimanere in Italia e aderì segretamente al movimento antinazista «Andreas Hofer Bund».

Dopo l’annessione dell’Alto Adige al Reich, il padre di famiglia fu arruolato forzatamente nelle Ss. Al momento di prestare il giuramento, nonostante i consigli contrari di camerati e superiori, si rifiutò di pronunciarlo, per motivi di coscienza. Fu quindi processato e condannato a morte.

Imprigionato, fu poi avviato su un treno merci verso il campo di sterminio di Dachau, ma morì il 24 febbraio 1945 a Erlangen, durante il viaggio, per i maltrattamenti subiti, la fame e la sete..

«Il martirio non è un caso fortuito», ha detto il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, durante la beatificazione di Josef Mayr-Nusser.

Davanti a migliaia di fedeli nel duomo di Bolzano, il cardinale ha esaltato le virtù del martire, il primo beato contemporaneo della diocesi di Bolzano e Bressanone, che grazie alla sua profonda fede divenne una «fiaccola di luce, seguendo fino alla fine la propria coscienza».

Amato ha anche ricordato gli studi religiosi del bolzanino e la sua visione cristiana della vita. Il vescovo Ivo Muser ha evidenziato la gioia della diocesi di Bolzano e Bressanone per la beatificazione di questo «laico, padre di famiglia, esempio per l’impegno socio-politico dei cristiano».
«Questo martire scomodo - ha detto - ci stimola al coraggio civile e di fare i conti con le pagine oscure della storia dell’Alto Adige».

 «Il cristianesimo è oggi odiato, avversato, perseguitato. I discepoli di cristo rappresentano il gruppo religioso più perseguitato dei nostri tempi, in tutti i continenti, dall’Europa all’Africa, dalle Americhe all’Asia», ha aggiunto Amato.
«Il Vangelo - ha concluso - viene deriso, i fedeli emarginati, come viene anche ridicolizzata la concezione cristiana dell’uomo, della donna, del matrimonio, dei figli, della vita e della morte. È una accerchiamento di morte che vuole soffocare la parola di Gesù», ha detto il cardinale.

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