«Aprite le porte ai profughi» L’appello della Caritas

Povertà e Natale, in Alto Adige Valente e Kripp dicono: «Così si diventa più ricchi ed umani»

Oltre un tetto e un pasto caldo. Investire risorse in favore dei richiedenti asilo porta frutto.

«Circa la metà dei profughi alloggiati nelle strutture della Caritas - spiegano gli operatori - si è confrontata o è impegnata, infatti, in esperienze di volontariato strutturato, stage o lavora tramite regolari contratti di impiego».

Inoltre, la quasi totalità dei profughi ai quali viene riconosciuto lo status di protezione internazionale, umanitaria o sussidiaria una volta usciti dalle case di accoglienza «trova una sistemazione abitativa adeguata grazie all’accompagnamento fornito da Caritas».

In occasione della presentazione alla stampa della mostra fotografica del fotografo bolzanino Ludwig Thalheimer, frutto della sua collaborazione e di un workshop fotografico realizzato in casa Aaron, Caritas traccia così il bilancio annuale relativo all’area di accoglienza dei richiedenti asilo nelle 10 strutture presenti in provincia.

«Aprire loro le porte nel segno dell’integrazione ci può rendere solo più ricchi e più umani» sottolineano i direttori della Caritas Paolo Valente e Franz Kripp.







 

 

comments powered by Disqus