Pesci e virus Koi Herpes a Caldaro scattano le misure preventive

Per evitare la diffusione del Virus Koi Herpes rilevato nel Lago di Caldaro valgono da subito disposizioni con misure preventive. In seguito alla moria di carpe verificatasi nell’agosto 2016 nel lago di Caldaro, i successivi numerosi controlli eseguiti hanno potuto evidenziare la presenza nel lago del Virus Koi Herpes.

Il virus provoca una malattia molto pericolosa per alcune specie di pesci, in particolare alcuni ciprinidi, ma non per l’uomo.

Nei prossimi mesi saranno intraprese ulteriori ricerche al fine di verificare gli sviluppi della malattia.

Il direttore reggente dell’ufficio caccia e pesca della Provincia, Luigi Spagnolli, di conseguenza, ha emesso una serie di misure necessarie per limitare gli effetti della malattia e per minimizzare i rischi di diffusione della medesima. Le disposizioni hanno effetto immediato.

Pur restando possibile prelevare pesci di qualsiasi specie dal Lago di Caldaro per mangiarli personalmente, è vietato traslocare in altri laghi i pesci pescati. Inoltre, è vietato utilizzare pesci-esca vivi o morti in tutte le acque ciprinidiche della provincia di Bolzano.

Si tratta di corsi e specchi d’acqua dove vivono i ciprinidi, specie ittiche d’acqua dolce quali la carpa, il cavedano, l’abramide, il barbo, la tinca, il triotto, l’alborella e il carassio.

Si parla così degli specchi lacustri, oltre che del lago di Caldaro, del lago Grande e Piccolo di Monticolo, del lago di Costalovara, del lago di Varna e del laghetto di Fiè, del lago di Favogna e di altri due laghetti (Geller e Gasterer), nonché della varie fosse.

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