Salorno cancella la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

Insolito ordine del giorno per il consiglio comunale di Salorno, paese della Bassa Atesina di 3.530 abitanti. Il sindaco Roland Lazzeri della Sudtiroler Volkspartei, che da maggio guida una coalizione con il Pd e la lista civica Impegno per Salorno, ha messo a votazione la revoca della cittadinanza onoraria che fu concessa nel 1924 a Benito Mussolini. Per la revoca della cittadinanza al Duce hanno votato 17 consiglieri, uno solo si è astenuto.

«Sono molto contenta del passo fatto a Salorno. Era veramente ora», è il commento di Eva Klotz, la fondatrice del partito separatista Sud-Tiroler Freiheit. «Sono soprattutto felice che i giovani del nostro partito si occupino della storia del nostro Sudtirolo», dice Klotz. La lista Stf non è rappresentata con propri consiglieri nel paese al confine tra l'Alto Adige e il Trentino. Tuttavia aveva chiesto l'intervento del sindaco, il quale si è subito occupato della questione come racconta Werner Thaler, segretario della Stf in Bassa Atesina. «Leggendo negli archivi vecchi giornali del 1924 abbiamo notato che anche Salorno nel 1924 aveva concesso la cittadinanza onoraria a Mussolini e abbiamo sollevato il caso al sindaco Lazzeri, a cui va il merito di aver agito tempestivamente». Negli ultimi anni altri comuni della Bassa Atesina come Montagna, Termeno, Ora e Cortaccia hanno revocata la cittadinanza a Mussolini. «Come abbiamo potuto appurare - spiega Thaler - la città di Bolzano come anche Merano e Caldaro non hanno mai dato la cittadinanza al Duce».

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